“[…] il fiscal
council che potrebbe avere un impatto sull’attività di governo indirizzandola è
quell’istituzione che ha pieno accesso ai dati governativi e ha un solido
fondamento costituzionale. Le conclusioni sono perfettamente in linea con la
teoria economica nonostante presentino i caveat legati ai limiti di copertura
dei fenomeni e fattori coinvolti nel processo fiscale, che difficilmente
possono essere catturati tutti con un modello econometrico, e limiti di
misurazione relativi alle variabili utilizzate, primo fra tutti il Cab, le cui
stime sono basate su una metodologia non condivisa.” (Giovanni
Coletta, Carmen Graziano e Giancarlo Infantino, http://www.lavoce.info/archives/39193/lagenzia-fiscale-indipendente-e-utile-se-puo-accedere-ai-dati/)
La
presenza di istituzioni in grado di tenere sotto controllo la spesa pubblica
può essere considerata come una riforma necessaria dell’amministrazione dello
Stato. Tuttavia è necessario comprendere il significato politico della spesa
pubblica. L’eccesso di tecnocrazia nella organizzazione dello Stato può ridurre
la capacità degli enti pubblici di realizzare delle politiche economiche volte
all’interesse dei cittadini. La lotta alla crescita del debito pubblico deve
avvenire nella consapevolezza delle necessità di carattere sociale connesse all’indebitamento
dello Stato. La politica economica fiscale dovrebbe essere in grado di ridurre
il debito pubblico e di far permanere anche i diritti dei cittadini.
La previsione
costituzionale di un council per la lotta alla crescita del debito. La previsione dei
fiscal council rientra nelle politiche economiche del bilancio volte alla
razionalizzazione della spesa pubblica e alla predisposizione dell’equilibrio
di bilancio. Il ruolo degli enti di controllo può migliorare la politica
economica del bilancio.
Politiche
economiche di bilancio per un nuovo welfare europeo. La macchina amministrativa
dello Stato è in grado di raggiungere elevati livelli di efficienza nella
predisposizione di servizi e di controlli. La realizzazione dei fiscal council
dà all’amministrazione pubblica una capacità di controllo sull’attività svolta
dagli organi politici esercenti i poteri dello stato. L’efficienza della
pubblica amministrazione può dare allo Stato una capacità interattiva importante
se i fiscla council possono operare in condizioni di imparzialità con elevati
gradi competenza.
Il conflitto tra
pubblica amministrazione e indirizzo politico. La predisposizione
di enti in grado di avere accesso ai dati della pubblica amministrazione può
migliorare le politiche economiche anche se il potere di indirizzo politico
deve essere preponderante rispetto ai council per evitare contrapposizioni. Gli
enti governativi e la volontà politica può essere catturata dalla pubblica
amministrazione con un rallentamento complessivo dell’attività decisionale e
dei processi di esecuzione delle decisioni politiche. Gli enti di carattere
consultivo devono svolgere una funzione di “staff”, di supporto, nei confronti
del governo e del parlamento, con una imparzialità ed una autonomia. L’inquadramento
dei fiscal council deve essere inquadrato in un sistema della pubblica
amministrazione sottoposta all’indirizzo politico esercitato nell’ambito dei poteri
dello Stato.
La cittadinanza
attiva vero watchdog della finanza pubblica. In un sistema politico evoluto il
ruolo di controllore della finanza pubblica, delle decisioni assunte dal
parlamento e dal governo dovrebbe essere svolto dai partiti, ovvero dalle
organizzazioni a vario titolo impegnate nell’esercizio dell’attività politica.
Tuttavia a causa della perdita di valore dei partiti, il ruolo di controllo
della funzione politica viene svolto dai vari movimenti della cittadinanza
attiva. La presenza di un fiscal council può offrire anche degli argomenti al
dibattito politico ed incrementare il livello della discussione politica con un
impatto sul processo decisionale e una capacità di produrre maggiore
consapevolezza nei confronti delle decisioni politiche e pubbliche. La presenza
di vari movimenti di cittadinanza attiva può incrementare il valore dei fiscal
council.
La missione
pubblica del fiscal council. Il fiscal council dovrebbe quindi avere
un mandato ampio non solo per svolgere una funzione di cambiamento e di
indirizzo delle politiche economiche svolte dal governo e dal parlamento ma
anche per incrementare il dibattito politico attraverso il coinvolgimento dei
partiti e dei movimenti della cittadinanza attiva. Il modello dei fiscal
council pubblici può essere affiancato anche da fiscal council privati in grado
di creare un sistema di controllo nel complesso autonomo e imparziale per dare
al dibattito politico argomenti vincenti e ai cittadini maggiori informazioni
circa l’impiego delle tasse versate.
Il contribuente
come stakeholder del fiscal council. Per quanto il fiscal council sia disposto
nell’interesse volto al miglioramento delle scelte di politica economica del
governo e del parlamento in realtà il fiscal council deve svolgere una funzione
informativa nell’interesse del contribuente. I contribuenti possono essere
meglio informati su come vengono spese le risorse pubbliche versate a titolo di
tasse, imposte. La consapevolezza dell’impiego delle risorse pubbliche dei
contribuenti può incrementare il valore delle politiche e portare anche alla
riduzione di fenomeni quali per esempio l’astensionismo oltre che incrementare
il valore della sensibilità complessiva verso il bene pubblico.
Superare gli
steccati tra amministrazione, indirizzo politico e cittadinanza attiva. La presenza di
organizzazioni di supporto in grado di svolgere anche una funzione di
informazione pubblica con la predisposizione di database, di rapporti e di
working papers disponibili sia ai funzionari dello Stato, che ai politicy
makers, oltre che ai cittadini può consentire di superare lo steccato esistente
tra pubblica amministrazione, politica e cittadinanza attiva nell’incremento
del valore delle politiche economiche pubbliche. La pubblica amministrazione è
infatti la struttura in grado di trasferire le decisioni assunte dagli
esercenti l’indirizzo politico alla popolazione. Una struttura in grado di
ottimizzare l’indirizzo politico con una grande capacità di dialogo con la
popolazione potrebbe incrementare anche la diffusione del senso dello Stato,
abbattere le asimmetrie informative tra decisori e cittadini, e avvicinare i
cittadini allo svolgimento dell’attività politica attraverso le forme della
partecipazione e del controllo civico. L’incremento delle relazioni tra
pubblica amministrazione, policy maker e cittadini può migliorare la diffusione
di strumenti volti alla formazione di individui e gruppi in grado di difendere
il bene pubblico.
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