martedì 3 ottobre 2017

Bitcoin: la bolla finanziaria innesca una crisi finanziaria


Che cos’è dunque Bitcoin? Strettamente parlando, oggi Bitcoin è moneta nella sua modalità di bolla. Lo è oggi, quando vale più di 3mila dollari, così come lo era ieri, quando valeva solo 1 dollaro, per il solo fatto di essersi discostata dal proprio valore fondamentale di zero. Bitcoin sarà “bolla” almeno fino a quando non assumerà un proprio “valore intrinseco”, legato cioè alla sua capacità di facilitare le transazioni. Per ora, questa caratteristica non c’è o è estremamente limitata. Una bolla sì, ma come tale non necessariamente destinata a scoppiare, o a fare dei danni” (http://www.lavoce.info/archives/48888/bitcoin-gia-bolla/)

Le bolle speculative sono indipendenti dal titolo utilizzato. Nel caso della bolla dei papaveri del XVII  secolo in Olanda, oppure nel caso dei mutui subprime la bolla viene costruita intorno ad un bene, nel primo caso gli immobili, nel secondo caso i bulbi di papavero scambiati dalla compagnia delle Indie Olandesi. Il titolo sottostante è quasi del tutto indifferente nel processo di costruzione di una crisi finanziaria. Gli elementi essenziali per la produzione di una bolla finanziaria in grado di mettere in crisi un sistema economico locale, nazionale o globale sono indicati di seguito:
·         Prodotto di base: si tratta i un bene che viene scambiato all’interno di un certo mercato avente un prezzo crescente. La natura del bene scambiato è irrilevante: possono essere immobili, bulbi di papavero, barili di petrolio.
·         Operatori finanziari: gli operatori finanziari devono essere interessati al processo di finanziare i soggetti interessati a realizzare l’acquisto del prodotto di base con la finalità esclusiva di vendere il bene medesimo ad un prezzo elevato rispetto al prezzo di acquisto. Gli operatori finanziari devono prestare denaro a soggetti interessati a svolgere la funzione di rialzisti nei confronti del prodotto di base. I rialzisti finanziati anche con garanzie basse hanno la capacità di restituire il credito attraverso la vendita del prodotto considerato ad un prezzo elevato. Gli operatori finanziari hanno la responsabilità di partecipare in modo attivo al processo di crescita del valore di mercato del bene scambiato.
·         Creazione di un mercato di titoli derivati da utilizzare come collaterale: gli operatori finanziari sono in grado di realizzare delle attività di creazione di titoli derivati costruiti sulla base del valore del prodotto di base. I derivati possono essere costruiti in modo indipendente rispetto al valore del bene sottostante. La crescita del valore dei derivati tende ad essere collegato alla crescita del valore del bene sottostate. La finalità dei derivati consiste anche nella capacità di incrementare il valore del bene sottostante nel corso del tempo. I derivati sono in grado di dare una allungamento temporale dello spazio di speculazione del titolo sottostante. La crescita del valore transazionale di un mercato di titoli derivati è una manifestazione della presenza e della diffusione di un mercato rialzista fondato sulla crescita del prezzo del prodotto di base.
·         Mercati secondari per gli scambi a breve di prodotti di base e collaterali: il processo di costruzione di una bolla speculativa prevede anche la diffusione di mercati secondari per gli scambi a breve. Gli operatori rialzisti creano, anche attraverso l’utilizzo delle piattaforme online ed in cloud, dei mercati nuovi privi di regolamentazione formale, ignoti anche agli enti di regolamentazione, e definiti in un contesto internazionale anche se con elementi di extraterritorialità in grado di aumentare il valore degli scambi, la tensione speculativa ed il prezzo del bene oggetto di scambio. I mercati secondari possono anche essere posti in una condizione di competitività per l’accaparramento dei volumi di scambio. I mercati secondari possono anche essere anche finanziati in modo autonomo dagli operatori per incrementare il valore delle transazioni.
·         Operatori in grado di certificare sia il valore intrinseco del prodotto sottostante sia il valore dei collaterali. Gli enti di certificazione sono in grado di aumentare la credibilità delle transazioni attraverso l’emissione di pareri rassicuranti circa la bontà e la sicurezza finanziaria sia del prodotto di base sia dei prodotti derivati costruiti sul prodotto di base. Gli operatori di base possono essere costituiti dalle agenzie di rating, dalle istituzioni bancarie, anche dai giornali finanziari, dai financial guru ed anche dalle istituzioni deputate allo svolgimento dell’attività di orientamento della politica economica e finanziaria. Il ruolo degli operatori in grado di certificare il valore intrinseco consente di aumentare la reputazione dei produttori del prodotto di base insieme con il valore anche delle transazioni realizzate come collaterale. La reputazione consente di diffondere presso gli operatori ed anche presso la comunità finanziaria e l’opinione di pubblica la sensazione di un mercato in crescita ed incrementa la partecipazione popolare nei confronti del mercato di riferimento.
Gli elemento indicati sono in grado di generare una crisi attraverso  una bolla. Una bolla è quindi indipendente dal prodotto sottostante e motivata dalle aspettative degli operatori di acquistare un titolo o un bene ad un prezzo alto e procedere alla vendita ad un prezzo elevato in misura ulteriore. Tuttavia la capacità di fare scoppiare una bolla dipende dalla capacità degli operatori di incrementare il valore delle transazioni in modo tale da diventare rilevante in termini quantitativi per il prodotto interno lordo. Il sistema finanziario tende ad rilevare i problemi sistemici attraverso la crescita del valore del transato fino ad arrivare a volumi importanti misurati in termini di punti di prodotto interno lordo. La dinamica rialzista volta alla creazione di una bolla ha successo quando il valore degli scambi diventa superiore ad alcuni punti di prodotto interno lordo. I rialzisti sostenuti dagli operatori finanziari possono raggiungere il successo nel confezionamento della bolla attraverso un processo in grado di rassicurare circa la durata del processo di crescita e la sicurezza del tasso di crescita. Tuttavia il confezionamento di una bolla in grado di generare una crisi richiedere la compartecipazione degli istituti di credito e del sistema bancario tradizionale.
I Bitcoin possono essere una bolla in grado di generare una crisi ? la risposta dipende dalla capacità degli operatori di utilizzare le risorse disponibili per usi alternativi nei confronti dei bitcoin. La capacità del sistema finanziario di incrementare il valore dei bitcoin può innescare un processo di successo per la bolla in grado di produrre una crisi finanziaria globale.

lunedì 2 ottobre 2017

Ranking delle regione e delle città autonome della Spagna per tasso di crescita assoluto nel periodo 2006-2015.

Ranking delle regione e delle città autonome della Spagna per tasso di crescita assoluto nel periodo 2006-2015. I dati dell’Eurostat possono essere anche analizzati per verificare la capacità di crescita economica delle regioni e delle città autonome della Spagna intese come differenza in valore assoluto ed in valore percentuale nel periodo tra il 2006 e il 2015. I Paesi Baschi sono al primo posto della classifica per valore della crescita del reddito pro capite tra il 2006 e il 2015 con un valore pari al 7,69% ovvero pari ad un valore di 2.200,00 euro. Il reddito pro capite della regione Galizia è aumentato di un valore pari al7,33% tra il 2006 e il 2015 con un valore pari a 1.400,00 euro. L’Extremadura è al terzo posto per tasso di crescita del prodotto interno lordo pro capite nel periodo tra il 2006 e il 2015 con un valore pari a 5,29% ovvero pari ad un valore di 800,00 euro. La comunità di Madrid è al quarto posto della classifica per tasso di crescita del prodotto interno lordo pro capite nel periodo tra il 2006e il 2015 con un valore pari a 4,96% ovvero pari ad un valore di 1.500,00 euro. La classifica prosegue come indicato di seguito: al quinto posto la “Castilla y León” con un tasso di crescita pari al 4,3% ovvero pari a 900,00 euro pro capite, “Aragón” è al sesto posto con un valore pari al 4,08% pari ad un crescita di 1.000,00 euro; “La Rioja” è al settimo posto con un valore pari a 3,7% equivalente ad un valore di 900,00 euro; la “Comunidad Foral de Navarra” è all’ottavo posto della classifica con un tasso di crescita pari a 3,19% equivalente ad un valore di 900,00 euro pro capite, la Catalogna è al nono posto con un tasso di crescita del reddito pro capite pari al 2,98% ovvero pari ad un valore di 800,00 euro.Il principato delle Asturie è al decimo posto con un valore del tasso di crescita pari a 0,00%. Alcune regioni e città autonome della Spagna hanno avuto un tasso di crescita negativa nel periodo tra il 2006 e il 2015. In modo particolare la “Comunidad Valenciana” ha avuto un tasso di crescita negativo pari a -0,96% ovvero pari ad un valore di -200,00 euro; la “Región de Murcia” ha avuto un tasso di crescita negativa pari a -1,05% ovvero pari ad un valore di 200,00 euro; la regione “Cantabria” è al tredicesimo posto della classifica con una variazione del reddito pro capite negativa tra il 2006 e il 2015 equivalente ad un valore di -1,42% pari a -300,00 euro. La regione di “Castilla-la Mancha” è al quattordicesimo posto della classifica con un tasso di crescita del reddito pro capite negativo pari a -1,64% ovvero pari a -300,00 euro, le Isole Baleari sono al quindicesimo posto della classifica con un valore del reddito pro capite pari a -2,43% tra il 2006 e il 2015 ovvero equivalente ad una riduzione di 600,00 euro. L’Andalucia ha un tasso di crescita negativo pari a -2,84% nel periodo tra il 2006 e il 2015 ovvero pari ad un valore di -500,00 euro. La città autonoma di Ceuta è al diciassettesimo posto della classifica con un valore pari a -3,59% equivalente a -700,00 euro, le Canarie sono al diciottesimo posto della classifica per tasso di crescita del prodotto interno lordo pro capite con un valore pari a -5,88% ovvero pari ad una riduzione di 1.200,00 euro, la Città autonoma di Melilla è al diciannovesimo posto con una variazione negativa del reddito pro capite pari a -10,5% ovvero equivalente ad un valore di -2.000,00 euro.


RANK

2015-2006
2015-2006
8
Comunidad Foral de Navarra
€ 900,00
3,191
9
Cataluña
€ 800,00
2,985
10
Principado de Asturias
€ 0,00
0
11
Comunidad Valenciana
-€ 200,00
-0,96
12
Región de Murcia
-€ 200,00
-1,05
13
Cantabria
-€ 300,00
-1,42
14
Castilla-la Mancha
-€ 300,00
-1,64
15
Illes Balears
-€ 600,00
-2,43
16
Andalucía
-€ 500,00
-2,84
17
Ciudad Autónoma de Ceuta (ES)
-€ 700,00
-3,59
18
Canarias (ES)
-€ 1.200,00
-5,88
19
Ciudad Autónoma de Melilla (ES)
-€ 2.000,00
-10,5


















RANK

2015-2006
2015-2006
1
País Vasco
€ 2.200,00
7,692
2
Galicia
€ 1.400,00
7,33
3
Extremadura
€ 800,00
5,298
4
Comunidad de Madrid
€ 1.500,00
4,967
5
Castilla y León
€ 900,00
4,327
6
Aragón
€ 1.000,00
4,082
7
La Rioja
€ 900,00
3,704
8
Comunidad Foral de Navarra
€ 900,00
3,191
9
Cataluña
€ 800,00
2,985
10
Principado de Asturias
€ 0,00
0
11
Comunidad Valenciana
-€ 200,00
-0,96
12
Región de Murcia
-€ 200,00
-1,05
13
Cantabria
-€ 300,00
-1,42
14
Castilla-la Mancha
-€ 300,00
-1,64
15
Illes Balears
-€ 600,00
-2,43
16
Andalucía
-€ 500,00
-2,84
17
Ciudad Autónoma de Ceuta (ES)
-€ 700,00
-3,59
18
Canarias (ES)
-€ 1.200,00
-5,88
19
Ciudad Autónoma de Melilla (ES)
-€ 2.000,00
-10,5