giovedì 5 febbraio 2015

Una governance della complessità per l'Europa



« Per molti leader, dalla Francia alla Finlandia, dalla Spagna alla Germania, è una questione di sopravvivenza politica dimostrare che le regole europee andranno rispettate da chiunque governi, a cominciare da Syriza.
Tuttavia sbaglierebbero a tirare troppo la corda.
[…] L'allentamento quantitativo della Bce, per esempio, può rilanciare l'economia o isolare i Paesi indebitati.[…] Il calo del prezzo del petrolio, il deprezzamento dell'euro, il miglioramento delle condizioni di credito e il fatto che la politica di bilancio nel 2015 non sia più restrittiva, possono dare il forte impulso alla crescita che manca da anni. […]Una crisi dell'euro riaccesa da Atene annullerebbe anche i progressi degli ultimi mesi.»

L’Unione Europa è caratterizzata da una forte eterogeneità. Diverse economie regionali e nazionali europee hanno diversi tassi di crescita economica, diversi livelli di disoccupazione, di risparmio, di consumo, di produzione industriale. I valori macroeconomici delle singole aree dell’Unione Europea sono caratterizzati da eterogeneità. Alla eterogeneità economica si accompagna una eterogeneità anche di carattere culturale, etnoantropologico e linguistico. Le diverse culture europee, la esistenza di stati nazione rendono l’eterogeneità ancora più forte e difficile da amministrare.

L’eterogeneità europea può essere governata attraverso un processo di governance fondato sul riconoscimento delle diversità delle caratteristiche economiche delle varie aree costitutive dell’unione. Il rafforzamento dei valori comuni, delle istituzioni europee è una politica economica indispensabile per governare una area caratterizzata da eterogeneità.  Tuttavia per conservare un assetto unitario è pure necessario creare delle istituzioni in grado di intervenire per aumentare la convergenza europea sui modelli più virtuosi di crescita economica e di produzione di valore aggiunto. Un piano perla convergenza europea che sia in grado di catalizzare le risorse verso la risoluzione dei problemi dello sviluppo economico diversificato, asimmetrico e idiosincratico che appare essere la regola dell’Unione Europa.

Per realizzare una politica economica europea è necessario operare non solo con le politiche economiche deal crescita ma pure con le politiche economiche dello sviluppo. Vi sono infatti aree dell’Unione europea nelle quali il reddito procapite è solo ¼ o anche meno del reddito procapite europeo. Per aumentare il reddito di queste aree dell’Unione europea è necessario agire attraverso la crescita di alcuni beni pubblici, sociali e comuni rilevanti anche per il privato come ad esempio l’istruzione, la sanità, la socialità diffusa, la legalità ed anche la cultura d’impresa. L’Unione Europea dovrebbe farsi carico dello sviluppo del capitale sociale attraverso la crescita della fiducia da realizzare con delle istituzioni dedite allo sviluppo economico nel riconoscimento anche delle diversità di carattere etnico e linguistico e culturale oltre che economico.

Per realizzare queste attività è necessario istituire delle agenzie, delle autority che si occupino di sviluppo economico europeo, per fare in modo che i cittadini europei abbiano le stesse possibilità di manifestare la propria personalità in tutte le aree dell’Europa Unita.