lunedì 12 gennaio 2015

Partiti politici europei

La crisi economica e finanziaria che si è verificata a partire dal 2007 ha  modificato il significato strutturale della costruzione europea. La crisi economica ha messo in evidenza le debolezze dell’euro. Una moneta molto forte con riferimento alla capacità di competere a livello internazionale con le altre valute eppure nello stesso tempo, una moneta incapace di realizzare una vera e propria politica economica di sviluppo economico all’interno dell’Europa. Una Europa che peraltro si scopre attraversata da una diversità di culture, religioni e tassi di crescita economica che l’euro fatica a tenere insieme in unnico contesto macroeconomico. Del resto le stesse istituzioni europee soffrono un deficit di rappresentanza che è innanzitutto politico e che pone degli enormi problemi rispetto alla possibilità da parte della politica di risolvere almeno una parte delle questioni economiche, quelle legate allo sviluppo, alla rimozione delle diseguaglianze e alla difesa degli interessi comuni  e dei diritti delle minoranze.

Tuttavia a risposta che è stata data dai partiti politici appare inadeguata. In un contesto globale caratterizzato da grandi paesi sotto il punto di  vista geografico e sotto il punto di vista economico e demografico, una Europa che si richiude nel nazionalismo sarebbe destinata alla sconfitta immediata sotto il punto di vista non solo economico, ma anche politico. E’ importante pertanto che anche i partiti  si facciano carico sul serio della questione europea strutturandosi come partiti europei ed è necessario che si comprenda chele elezioni di una determinata nazione hanno il senso di elezioni locali nel contesto europeo che certo devono essere tenute in considerazione nel processo europeo.

In effetti molti dimenticano che l’Europa è un progetto di pace, e se la guerra sembra solo un lontano ricordo è pur vero che nuove tensioni e nuovi conflitti rinfrescano una memoria che dovrebbe in realtà essere sempre chiara nella mente degli europei.

Il passaggio ad una nuova cultura politica non può che avvenire per mezzo dei partiti, per mezzo cioè di una serie di organizzazioni politiche che sappiano strutturarsi nell’Europa e superare i localismi delle singole nazioni o regioni europee.

La ri-negoziazione delle condizioni fondamentali dell’Unione Europea e delle sue politiche deve avvenire in un quadro unitario. I singoli territori, le singole nazioni le singole aree amministrative posso contrattare accordi separati con l’Ue. l’efficienza del progetto europeo può realizzarsi soltanto se si manifestano delle condizioni unitarie dello stesso. E’ difficile capire perché  la politica ha arretrato così tanto rispetto all’economia. laddove le banche sono riuscite a mettersi insieme, a creare un sistema unitario, i partiti e le organizzazioni politiche  si sono chiuse nel localismo, nel nazionalismo. La globalizzazione è un fenomeno troppo complesso per delle organizzazioni nazionalistiche o localistiche. La globalizzazione necessita di organizzazioni che sappiano guardare oltre l’interesse nazionale e proprio attraverso questo sconfinamento portano gli interessi nazionali nel dibattito politico-economico globale. Le organizzazioni economiche sono spesso criticate per la loro capacità di costruzione negoziale, per il fatto che sono in grado di creare nuovi enti,. Nuove istituzioni per l’esercizio del potere informale. Alcuni si riferiscono a tali poteri come poteri  “oscuri”. In realtà le grandi corporations hanno una capacità di costruzione delle istituzioni che le organizzazioni politiche devono recuperare. Sarebbe necessario per le organizzazioni politiche esercitare la funzione della proposta legislativa non solo nei luoghi del diritto formale, come sono i parlamenti e le assemblee elettive, ma pure nei k luoghi del diritto informale, come le varie organizzazioni che si occupano del dialogo transatlantico oppure euro asiatico, per fare in modo che gli interessi dei cittadini, attraverso il mandato della rappresentanza tipico delle democrazie occidentali, possa trovare  adeguata rappresentanza anche nei nuovi contesto di produzione di diritto, di norme e di governance.  I partiti, le organizzazioni politiche  possono in questo senso realizzare molte degli intendimenti che si prefiggono, attraverso la partecipazione ad un processo costruttivo, fondato sulla proposta e sul dialogo. IL riconoscimento della possibilità di cambiare la struttura normativa  e politica economica della globalizzazione è fondamentale per l’esercizio di una attività politico-partitica nella globalizzazione.