“A seguire il
dibattito di questi giorni, si potrebbe credere che Alitalia è fallita perché
svolgeva un servizio pubblico, al quale ora non possiamo rinunciare. Non è
così: Alitalia è fallita perché non sapeva svolgere il suo normale servizio. Le
low–cost, lo sanno fare. Intendiamoci – queste compagnie non sono
Babbo Natale; operano per il loro profitto, ma ciò significa in primo luogo
servire i clienti.” (C. Scarpa, Su Alitalia fidiamoci del mercato, Lavoce.info)
Il dibattito su Alitalia è caratterizzato dalla centralità
della questione pubblica. L’errore dei commentatori anche qualificati è
considerare Alitalia come una azienda low cost. Alitalia tende ad essere
caratterizzata da una vocazione internazionale, intercontinentale. Il business
delle compagnie low cost è un business affollato, in fondo facile. La ricerca
di profitto all’interno del business delle compagnie low cost tende ad essere
accessibile anche per operatori privi di esperienza, privi di capitale, con
strutture aziendali costruite ad hoc per andare a prendere l’incentivo
predisposto dall’ente regionale oppure dallo Stato.
Talune compagnie low cost sono in grado di ottenere dei
vantaggi significativi attraverso la predisposizione di vantaggi fiscali
predisposti nei paesi di origine. Talaltri fanno politiche del personale, sui
posti. Alcune compagnie low cost hanno immaginato di predisporre dei posti in
piedi per i passaggeri nei viaggi brevi per incrementare le entrare attraverso
l’ottimizzazione dei fattori produttivi. I modelli di gestione e di
informatizzazione porteranno anche all’abbattimento del costo rappresentato dal
personale piloti. Il mercato delle compagnie low cost è un mercato
caratterizzato da un mix di incentivi pubblici, domanda in crescita e aziende
impegnate nella riduzione dei costi per procedere all’ottimizzazione dei
ricavi.
Tuttavia il modello economico di Alitalia può davvero essere
considerato alla stregua delle compagnie low cost ? Il management di Alitalia
aveva davvero interesse a lowcostizzare la compagnia di bandiera ? A tal
proposito è necessario considerare la presenza di statuti e missioni delle
aziende aventi valore intraciclico. L’obbiettivo di Alitalia nella costituzione
consiste nel far viaggiare l’Italia nel mondo. L’obbiettivo di Alitalia ripercosso
anche nella condizione della dotazione infrastrutturale di mezzi e veivoli è di
far partecipare gli italiani alla globalizzazioni in modo particolare con
viaggi intercontinentali.
Il mercato italiano dei viaggi nazionali è un mercato di
rilievo ridotto. Una popolazione di 60 milioni di abitanti ha un valore metropolitano
nella popolazione dei 7 miliardi e mezzo quasi di persone della poplazione
globale. Le fette di mercato significative per Alitalia sono nella
globalizzazione attraverso i viaggi con l’asia, con gli usa e le regioni rese
accessibili dalle condizioni di convenienza produttiva. Alitalia può essere
considerata come un vettore per l’internazionalizzazione della popolazione.
L’esternalizzazione del settore low cost e l’internazionalizzazione
di Alitalia sono fattori compatibili ed auspicabili in una visione di mercato.
Tuttavia è necessario considerare il ruolo dei privati nel processo di
internazionalizzazione della compagnia area italiana. La competizione nelle
tratte di lunga percorrenza può essere profittevole in presenza di una cordata
di investitori privati in grado di investire nel potenziamento dell’azienda.
Il settore aereo è noto per le tendenze monopolistiche e
oligopolistiche. Alitalia deve puntare attraverso accordi strategici alla
realizzazione di accordi in grado di garantire una posizione di rilievo nel
mercato internazionale attraverso la predisposizione di alleanze anche con
partner europei. L’obbiettivo di portare gli italiani nella globalizzazione può
essere simile all’obbiettivo di portare gli europei nella globalizzazione. Un’alitalia
in un contesto europeo potrebbe essere rafforzata.
Il management di Alitalia potrebbe essere misto composto sia
da italiani sia da franchi-tedeschi sulla base dell’alleanza predisposto nel
tentativo di percorrere le rotte internazionali con efficienza. Il settore
aereo è sottoposto ad uno sforzo tecnologico volto alla creazione di veivoli in
grado di realizzare viaggi veloci nelle tratte lunghissime. L’investimento
nella tecnologia dei veivoli tende a produrre degli arei di linea in grado di
essere performanti e di produrre un valore elevato anche con riferimento alla
customer satisfaction.
L’Alitalia privatizzata, in un contesto di alleanza
finanziaria e gestionale europea, con veivoli di costruzione nuova aventi una
tecnologia elevata può puntare al mercato della globalizzazione per consentire
alla classe dirigente italiana, europea ed internazionale di accedere alla
globalizzazione. L’asse dell’alleanza di Alitalia con le compagnie europee è
anche uno strumento di rafforzamento del mercato europeo dei capitali.
Una Alitalia nuova con capitali europei, arei tecnologici
veloci, privata con un orientamento al profitto nella customer care.