L’integrazione bancaria e finanziaria europea rimane
il grande obbiettivo dell’Unione Europea. L’UE nata come mercato unico conserva
l’orientamento alla creazione di una economia integrata in grado di connettere
le parti costituenti nel sistema unico europeo. I dati relativi alla
integrazione finanziaria mettono in evidenza il raggiungimento di elementi
positivi sia per il disegno istituzionale sia per l’impatto dell’UE e dell’euro
sul sistema bancario e finanziario. L’integrazione è il grande obbiettivo dell’Unione
Europea. La struttura finanziaria europea può consentire l’efficientamento del
sistema bancario e finanziario. Il modello dell’Unione Europea viene spesso
considerato privo di efficienza a causa della mancanza di una leadership
politica chiara pure nella presenza di una struttura burocratica-amministrativa.
Il ruolo del sistema finanziario in Europa può essere valorizzato. L’Unione Europea è orientata alla centralità del sistema bancario. I mercati finanziari europei hanno un livello di efficienza basso. Uno dei problemi per l’integrazione europea è nell’eccesso di bancocentrismo. Il gioco a somma zero tra bancocentrismo e sviluppo dei mercati finanziari può essere superato. Il sistema bancario europeo governato dalla BCE sembra essere caratterizzato da una lentezza nella promozione del sistema economico complessivo. Il settore dei servizi è in grado di sviluppare l’economia. La trappola dell’economia europea caratterizzata da invecchiamento della popolazione accompagnata da una riduzione della industrializzazione può essere sconfitta attraverso l’incremento della centralità dei mercati finanziari volti anche alla promozione delle istituzioni inclusive. I mercati finanziari possono avere un ruolo determinante nel processo volto alla realizzazione di una economia sostenibile mediate l’investimento destinato alle imprese in grado di investire nell’economia produttiva nel rispetto dell’ambiente. Il pregiudizio europeo nei confronti del mercato finanziario deve essere superato. I mercati finanziari possono consentire l’investimento anche nella tecnologia in grado di fare crescere in modo strutturale il prodotto interno lordo pro capite. Le banche hanno molti limiti nel sostenere il lavoro degli imprenditori. La capacità delle banche di investire in progetti finanziari rischiosi è bassa. I progetti promozionati dalle start up, dai centri di ricerca, dalle imprese innovativi hanno livelli di rischio elevato. Le imprese operanti nel settore della innovazione tecnologica hanno bisogno di operatori finanziari in grado di svolgere al meglio l’attività di offerta del credito.
Il
rischio dell’etero-direzione dell’economia. La
contrapposizione tra banche e mercati finanziari è dovuta alla paura della
etero-direzione dell’economia. Le classi dirigenti delle banche, delle imprese,
la governance complessiva del sistema economico teme di delegare ai mercati
finanziari una parte della capacità decisionale. Le imprese possono avere la
capacità di investire nell’assetto proprietario delle banche entro i limiti
previsti dalla legge. La presenza di una condizione di controllo delle imprese
nelle banche può portare ad ottenere delle condizioni di favore nella gestione
dell’erogazione dei finanziamenti. Tuttavia anche le imprese operanti nell’investimento
attraverso il mercato finanziario può portare alla realizzazione di un sistema
economico efficiente. L’obbiettivo del sistema finanziario deve essere il
seguente: offrire risorse ai soggetti meritevoli sia per motivazioni di
carattere imprenditoriale volte ad incrementare il livello dell’innovazione
tecnologica e il valore aggiunto prodotto sia per ragioni sociali volte alla
realizzazione di una società orientata alla fruizione piena dei diritti di
cittadinanza. L’etero-direzione può essere controllata attraverso la finanziarizzazione
dell’economia e la creazione di global players orientati alla promozione della
produzione attraverso la finanza. I mercati finanziari possono essere
controllati. La governance europea può essere orientata al controllo dei
mercati finanziari per sostenere la crescita economica e la struttura
fondamentale dell’economia europea.
I
dati relativi al mercato finanziario in un confronto tra l’Eurozona e gli Usa. Il
data base della Banca Mondiale riporta una serie di informazione relative al
sistema finanziario globale. I dati fanno riferimento sia all’andamento del
sistema bancario sia al mercato finanziario. I dati relativi alla
finanziarizzazione e alla centralità del mercato finanziario mettono in
evidenza il ruolo minoritario della finanza in Europa. La variabile intitolata “Stock
market capitalization to GDP (%)” mette in evidenza il “Total value of all
listed shares in a stock market as a percentage of GDP.” Il valore totale delle
azioni quotate nel mercato finanziario come percentuale del PIL nell’eurozone è
aumentato dal 2003 al 2007 da un valore del 40,31% al 69,76% un incremento di
20 punti percentuali. Negli Usa il valore delle azioni quotate nei mercati finanziari
come percentuale del PIL è aumentato dal 110,8% al 136,9% un incremento di 21
punti percentuali. Dal 2007 al 2012 il valore delle azioni quotate nel mercato
come percentuale del PIL è stato ridotto sia nell’eurozona sia negli Stati
Uniti. Nell’eurozona il valore delle azioni quotate è passato dal 69,76% del
2007 al 36,53% del 2012. Il valore delle azioni quotate come percentuali del
Prodotto interno lordo negli Stati Uniti è diminuito da 136,9% al 106,9%. La
crisi economica ha modificato il valore delle azioni quotate nei mercati finanziari
come percentuale del PIL. La riduzione del valore delle azioni è grave anche in
considerazione dell’abbattimento del PIL in occasione della crisi finanziaria.
Tuttavia la distinzione tra l’economia americana e dell’eurozona rimane
importante. La finanziarizzazione dell’economia nell’eurozona è ad un livello
basso.
Le
politiche economiche dell’integrazione finanziaria europea nella
globalizzazione. L’integrazione finanziaria europea deve
avvenire sia attraverso la centralità del sistema bancario sia attraverso i
mercati finanziari. L’etero-direzione dei mercati finanziari può essere una
opportunità per l’esercizio della governance per la classe dirigente europea. I
mercati finanziari possono essere controllati. La presenza competitiva del
rapporto tra banca e mercati può essere un elemento fondamentale nello sviluppo
economico dell’Unione Europea. L’eurozona è un modello anche per molti paesi
africani. Il perfezionamento di politiche fondate su moneta unica, del
bancocentrismo e sviluppo dei mercati finanziari può portare ad una fase nuova
delle istituzioni comunitarie con un rafforzamento della governance europea
nella globalizzazione.