domenica 14 febbraio 2016

Il capitale umano come determinante degli investimenti


La ripresa degli investimenti pubblici e privati è fondamentale per la crescita economica. Tuttavia la rivoluzione industriale produttiva del capitalismo è caratterizzata da un investimento in un bene particolare rappresentato dalla tecnologica. L’investimento pubblico e privato devono essere rivolti alla tecnologia. La tecnologia può essere applicata ai diversi settori dell’economia.  Tuttavia è necessario considerare l’importanza dell’istruzione per la realizzazione e per l’accesso alla “quarta rivoluzione industriale” fondata sull’informatica intesa come general purpose technology. L’accesso all’informatica richiede capitale umano qualificato. In molti paesi, anche occidentali, la percentuale di popolazione in grado di avere una istruzione tale da poter accedere con successo i benefici della terza rivoluzione industriale è ridotto. I dati dell’Eurostat raccontano una Europa divisa. In Germania la percentuale della popolazione avente una istruzione elevata e/o attivi nel settore della scienza e delle tecnologia è pari al 22,99%, nel Regno Unito è pari al 24,58%, in Italia è pari al 13,39%. La teoria della crescita economica ha messo in evidenza la necessità di puntare sul capitale umano come fonte per l’innovazione tecnologica. Tuttavia i governi sembrano essere privi della capacità di realizzare delle politiche economiche orientate alla formazione del capitale umano. Il nesso tra crescita del prodotto interno lordo e presenza di cittadini istruiti in grado di operare con successo nei settori scientifici e tencologici è evidente all’osservatore disinteressato e al cercatore della verità. I politici sono troppo impegnati nell’attività, pure complessa, di vincere le elezioni per introdurre riforme tali da poter modificare la struttura produttiva in modo determinate. Occorre allora la creazione di una nuova classe dirigente fuori dall’agone politico in grado di avere una visione di lungo periodo e di indirizzare anche lo shortermismo politico verso risultati fondamentali. L’Italia può avere un ruolo produttivo nell’Europa e nella globalizzazione attraverso gli investimenti nei  settori della formazione del capitale umano volto alla creazione di nuove tecnologie.

Il dibattito tra minarchisti e sostenitori della spesa pubblica
Un elemento determinante nella fuoriuscita dalla crisi economica del 2008 è la ripresa del dialogo tra le posizioni  dicotomiche tenute daglieconomisti. Prima del 2008 l’economia sembrava orientata verso un ineluttabile fondamentalismo di mercato basato sui successi del liberismo in chiave libertaria e minarchista. A seguito del 2008 la condizione economica globale sembra essere cambiata e gli economisti ammettono con maggiore facilità la necessità di interventi pubblici nell’economia. Il dialogo tra libertari e sostenitori della spesa pubblica può rendere l’economia solida. Tuttavia è necessario considerare sia il mercato sia lo Stato come fondamentali istituzioni dell’economia. La globalizzazione necessita anche di nuove istituzioni in grado di risolvere i fallimenti di mercato e di dare profondità al gioco economico. La mancanza degli Stati e del mercato sul fronte dell’istruzione e della formazione del capitale umano da un lato, e la necessità della popolazione di essere formata e di produrre innovazioni tecnologiche dall’altro, offrono lo scenario per l’istituzione di nuove organizzazioni a livello globale e ultra-statale impegnate nella produzione di beni pubblici.

Il capitale umano può rendere efficienti gli investimenti
Gli investimenti sia pubblici sia privati hanno necessità di incontrare un capitale umano qualificato in grado di produrre valore aggiunto attraverso la dotazione finanziaria. Il basso livello del capitale umano nelle regioni del Sud Europa rende difficile un raggiungimento della condizione di convergenza economica tra Nord e Sud. Il divario potrebbe crescere in mancanza di interventi pubblici e privati. Il capitale umano può aumentare il rendimento degli investimenti. La politica economica dovrebbe puntare all’attrazione degli investimenti attraverso il miglioramento del capitale umano. L’Unione Europea può istituire delle Agenzie per la rimozione del gap nella formazione del capitale umano nelle regioni d’Europa a favore della popolazione. 

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