Il bail in prevede la
possibilità per le banche di emettere strumenti finanziari per far fronte alle
passività attraverso la tecnica del contractual bail in instruments. Le
passività emesse dalla banca vengono assunte da istituzioni finanziarie
specializzate nella gestione di titoli di debito. Il modello del contractual
bail in instruments elimina la probabilità di una allocazione del debito delle
banche nei portafogli dei risparmiatori. Il bail in tende esclude l’intervento
dello Stato in caso di salvataggi bancari. Il contractual bail in instruments rischia
di incrementare la dipendenza delle banche dalle istituzioni finanziarie non
bancarie. Il nesso banca-mercati finanziari può portare a distorsioni all’interno
del mercato. L’aumento della dipendenza delle banche dalle istituzioni
finanziarie non bancarie può incrementare il rischio sistemico. Le banche
centrali europee impedite nel salvataggio delle banche potrebbero essere
costrette ad intervenire nel salvataggio delle istituzioni finanziarie detenenti
obbligazioni attive. Il sistema bancario deve tornare ad essere solido. La
solidità del sistema bancario può avvenire attraverso tre elementi: il
controllo esercitato dalla banca centrale autonoma, la ripresa dell’attività
creditizia nei confronti dell’economia reale, la riduzione del numero e del
valore dei contratti predisposti tra istituzioni bancarie e istituzioni non
bancarie. Le istituzioni normative esercenti attività sovrana nel settore
bancario possono combattere il sistema bancario ombra. La normazione
istituzionale nel settore interbancario deve prevedere la predisposizione di
controlli per cogliere i segnali di rischio per il sistema economico e per i
cittadini.
La
banca centrale: banca di banche o banca del main shareholder ?
La costituzione delle
banche centrali autonome rispetto al potere politico esercitato dai rappresentati
del governo è un successo delle norme economiche. La banca centrale è formata
da istituti di credito. Il ruolo della banca centrale nel tutelare le banche è
orientato a principi generali stabiliti anche da leggi come mantenere l’inflazione
bassa sotto il 2%, garantire la stabilità finanziaria, intervenire con attività
di controllo e vigilanza, disporre il soccorso finanziario per evitare la
manifestazione di crisi sistemiche. La banca centrale libera dal potere
politico e sottoposta alle leggi può essere oggetto della cattura del main
shareholder ovvero della banca avente un ruolo preminente nel sistema bancario
afferente. La cattura della banca centrale da parte del main shareholder può
portare a distorsioni riduttive del livello di eguaglianza percepito. Le banche
aventi una posizione dominante nel mercato esercitano sia il soft power sia l’executive
power nel processo decisionale della banca centrale. Le banche aventi posizione
dominante indirizzano le risorse finanziarie nelle aree di interesse. La banca
centrale può essere catturata dalle banche aventi potere di mercato. La cattura
della banca centrale produce detrimento per il sistema bancario. Il livello di
concentrazione del sistema bancario può crescere a seguito di cattura della
banca centrale. Il sistema bancario può subire una riduzione della qualità
delle prestazioni nelle strutture periferiche e marginali. Il rischio sistemico
cresce. Il management della banca egemonica totalizza il board della banca
centrale. La politica può intervenire in caso di cattura della banca centrale
da parte di un main shareholder per introdurre equilibrio e confronto nelle decisioni
assunte dalla banca centrale. I policy makers hanno interesse ad un sistema
bancario in grado di conservare una operatività nel territorio dello stato. Una
banca centrale solida può intervenire per salvare il sistema creditizio, i
risparmi dei depositanti ed il livello di vita delle famiglie nelle regioni
attaccate da una crisi finanziaria locale. La banca centrale dovrebbe essere
attenta alla globalità del sistema bancario. Il confronto tra policy maker e
central banker nell’interesse della sostenibilità del sistema creditizio può
ridimensionare il ruolo delle banche predominanti e portare maggiore sostegno
anche ai sistemi bancari locali.
La
banca centrale e l’economia reale
La banca centrale domina
le variabili macroeconomiche finanziarie. Tuttavia la banca centrale può anche intervenire
nell’economia reale. La banca centrale può anche prendere in considerazione l’ottenimento
di livelli di occupazione attraverso l’esercizio dell’attività bancaria. L’impatto
delle decisioni della banca centrale sull’economia reale è elevato. Le
famiglie, le imprese, le organizzazioni del terzo settore esercitano le scelte
economiche anche in relazione al tasso di interesse predisposto dalla banca
centrale. La probabilità di realizzare obbiettivi di economia reale può essere
realizzato dalla banca centrale attraverso stime di variabili e di correlazioni
tra variabili su base regionale. La disciplina della banca centrale deve
prevedere la possibilità di deroghe per interventi volti a salvare le economie
locali regionali quando entrano in una fase di contrazione. La crescita del
credito può aiutare i territori a uscire da una crisi. La banca centrale può
anche usare potere di influenza sulle autorità politiche locali e regionali per
indirizzare l’economia lungo un percorso di crescita economica stabile
attraverso la valutazione del capitale umano, gli investimenti in tecnologia, e
il perfezionamento del sistema relazionale intracomunitario.
Il rapporto tra banca e mercati finanziari
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