lunedì 13 giugno 2016

Un programma europeo per le aree periferiche

Le aree periferiche sono oggetto di processi di svuotamento sia di capitale umano sia di capitale finanziario. La riduzione della capacità produttiva delle aree periferiche in favore delle città crea un sistema pro-ciclico. Incrementare lo sviluppo delle aree periferiche può comportare una crescita della capacità di resistenza nei confronti delle crisi economiche e finanziarie.

Il problema dei divari all’interno delle aree economiche nazionali e infra-nazionali è una costante dei paesi caratterizzati da diversità dei sistemi economici interni. L’analisi delle economie regionali mette in evidenza l’esistenza della diversità come elemento determinante. Il parallelo tra Germania dell’Est e Mezzogiorno tende ad essere fuorviante. La Germania dell’Est è stata interessata dal fenomeno della industrializzazione assai prima del resto del paese. Il Mezzogiorno italiano ha visto ridurre l’industrializzazione a seguito dell’Unità d’Italia. Le politiche economiche possono avere un ruolo nella riduzione dei divari regionali. All’interno dell’Unione Europea persistono varie aree caratterizzate da tassi di crescita differenti. La convergenza economica potrebbe essere difficile da realizzare in assenza di politiche economiche attive. L’Unione Europea dovrebbe istituire una Agenzia per la realizzazione di politiche economiche dello sviluppo regionale volte all’incremento della convergenza dei tassi di crescita economica. La classificazione dei dati secondo l’agglomerato NUTS 2 mostra la presenza di 258 unità amministrative locali aventi un reddito pro capite inferiore al reddito pro capite medio dell’Unione Europea a 27. I dati sono del 2011. La presenza di aree caratterizzate da uno sviluppo economico lento può rendere difficile la ripresa economica e la possibilità di cogliere le esternalità positive esistenti.
Un modello centro periferia per l’Europa. Le aree metropolitane dell’Europa sono molto ricche. Nella classifica delle aree NUTS 2 al primo posto vi è l’Inner London con un valore pari a € 86.000,00. Il Lussemburgo è al secondo posto con un valore del reddito pro capite pari a € 80.300. L’area di Oslo ha un reddito pro capite equivalente a 72.600,00 euro. Tuttavia la maggior parte delle aree amministrative caratterizzate dal sistema NUTS 2 ha un reddito pro capite basso in confronto alla media dei paesi UE a 27. La crescita del prodotto interno lordo pro capite all’interno delle città e delle aree metropolitane è un elemento caratterizzante l’economia globale. Il concetto stesso di crescita economica è legato al dinamismo delle economie delle città e delle aree metropolitane. Le città e le aree metropolitane producono di per sé una crescita economica in grado di trainare l’economia della regione e anche della nazione. Tuttavia il rafforzamento dell’economia delle città e delle aree metropolitane è accompagnato dall’annichilimento dell’economia delle zone periferiche, rurali, di campagna. Il processo di trasferimento della popolazione nelle aree urbane ha origine con il capitalismo e ha assunto un ruolo determinante: il numero delle persone residenti nelle città ha superato il numero delle persone residenti nelle aree rurali. L’accentramento della popolazione nelle aree urbane può comportare delle problematiche in termini di centro-periferie. L’Europa ha una tradizione di economia rurale caratterizzata sia dall’enogastronomia, sia dall’artigianato e anche dal turismo in grado di produrre valore aggiunto. La diffusione delle tecnologie informatiche può rendere agevole l’offerta di servizi di informazione e comunicazione anche nelle aree periferiche. Il nesso centro periferia può essere risolto attraverso un rafforzamento dell’economia delle reti. Trasporti, sistemi caratterizzati dall’internet veloce, reti tra imprese artigiane e locali, sistemi di ottimizzazione delle risorse umane possono consentire all’economia rurale di essere agganciata nei confronti dell’economia delle aree urbane e metropolitane. Il nesso centro- periferia attraverso le reti può consentire di attivare sinergie nuove in grado anche di preservare la bio-diversità dei sistemi di vita. La crescita dell’inquinamento prodotto dall’economia urbana e metropolitana può indurre ad una crescita dell’economia delle aree rurali e periferiche caratterizzate in genere da stili di vita salubri e con un impatto ambientale ridotto. Tuttavia il processo di tutela delle aree periferiche può avvenire mediante delle politiche economiche attive realizzate dall’Unione Europea in collaborazione anche con gli enti locali.
Politiche economiche della convergenza. Le politiche economiche della convergenza possono essere realizzate mediante una sinergia realizzata tra l’Unione Europea e gli enti locali. I fondi per lo sviluppo rurale possono prevedere sia misure in favore dell’agricoltura soprattutto biologica ma anche misure in favore dell’istruzione della popolazione e della formazione permanente. Le aree periferiche sono ampie in alcuni paesi dell’Unione Europea come per esempio l’Italia, la Spagna e i paesi nuovi dell’est Europa. Sviluppare le aree periferiche significa anche avere una capacità di resistenza ulteriore in caso di sviluppo di crisi economiche e finanziarie. La crisi economica e finanziaria ha ridotto il prodotto interno lordo realizzato nelle città e comportato un ritorno di molte persone alle aree periferiche. Sviluppare l’economia delle aree periferiche aumenta la capacità del sistema economico di reagire alle crisi attraverso una distribuzione dei rischi e delle opportunità per la popolazione. Le strategie per lo sviluppo dell’economie periferiche sono differenziate. L’economia delle aree periferiche è in genere orientata all’agricoltura, all’artigianato. Occorre realizzare dei piani per sviluppare anche il settore dei servizi, del commercio in relazione con la presenza anche del turismo.
L’Europa dal basso: reti di imprese, cooperative. L’Europa dei centri finanziari, delle grandi città multietniche è accompagnata dalla presenza di una Europa caratterizzata dalle aree rurali e periferiche. L’Europa delle città grandi e ricche partecipa in modo attivo della globalizzazione grazie all’integrazione dei sistemi di trasporti, dei sistemi finanziari e informatici. L’Europa delle aree periferiche ha necessità di politiche economiche attive per poter accedere allo sviluppo. I fenomeni migratori interni all’Europa sono caratterizzati da trasferimenti di popolazione dalle aree periferiche alle aree centrali secondo la linea del reddito crescente. La migrazione tende ad essere forte nei luoghi dove il reddito è elevato. Il fenomeno migratorio è depauperante per le economie periferiche e rurali. La riduzione del capitale umano associato al fenomeno della migrazione può comprimere le probabilità di una crescita economica reale. Le politiche economiche europee possono incrementare lo sviluppo nelle zone periferiche e rurali attraverso la salvaguardia del capitale umano, sociale e relazionale. La possibilità per la popolazione di vivere una condizione economica soddisfacente anche nelle aree rurali è accessibile grazie alla tecnologia con costi contenuti mediante anche il rafforzamento dei sistemi di trasporto. L’economia delle aree rurali può essere sviluppata anche mediante azioni volte alla crescita delle associazioni, delle cooperative, delle reti di impresa sociale in grado di offrire servizi alla popolazione. La possibilità di utilizzare i sistemi di e-learning può rendere agevole formare la popolazione per l’accesso al lifelong learning. Nella aree rurali è possibile sviluppare dei sistemi associativi e cooperativi in grado di determinare una distribuzione efficiente delle risorse in ambito finanziario con la creazione di associazioni per il risparmio e organizzazioni del terzo settore volte all’acquisto dell’abitazione. I cittadini possono essere coinvolti in fenomeni di attivismo anche a carattere micro-sociale in grado di migliorare la qualità della vita e delle relazioni all’interno delle comunità.

L’Europa delle città contro l’Europa delle periferie. L’Europa delle città multietniche con redditi elevati può entrare in contrasto con l’Europa delle periferie. La manifestazione del malcontento nelle periferie può essere espresso mediante il voto elettorale. La vittoria di movimenti politici di destra ammiccanti a forme nuove di nazionalismo, di fascismo e di nazismo è manifestazione anche del contrasto tra città e periferie. Le città riescono ad accogliere e ad integrare i migranti e le culture nuove. Le periferie subiscono il cambiamento culturale ed etno-grafico prive della possibilità di un accesso effettivo al cambiamento economico. I migranti tendono ad scegliere aree economiche a reddito elevato. Le periferie hanno un numero di migranti in percentuale della popolazione ridotto. La reazione della periferie nei confronti della presenza dei migranti tende ad essere negative e conservatrice. I mezzi di comunicazione tradizionali caratterizzati dalla televisione e dai giornali tendono ad avere una capacità ridotta di dare una rappresentazione complessiva del fenomeno migratorio. La crescita del reddito pro capite nelle aree periferiche può comportare un riequilibrio anche di carattere sociale volto all’aumento della capacità di resistenza dell’Unione nei confronti delle crisi economiche e finanziarie. 


REGION NUTS 2
2011 (euro)
Inner London (NUTS 2010)
86.000
Luxembourg
80.300
Oslo og Akershus
72.600
Norway
71.300
Région de Bruxelles-Capitale / Brussels Hoofdstedelijk Gewest
62.000
Switzerland
60.300
Stockholm
56.200
Agder og Rogaland
55.900
Vestlandet
54.300
Norge
53.900
Hovedstaden
52.500
Hamburg
52.500
Île de France
51.200
Groningen
50.400
London
48.500
Östra Sverige
47.100
Trøndelag
47.100
Helsinki-Uusimaa
46.200
Wien
45.600
Nord-Norge
45.400
Oberbayern
43.700
Denmark
43.200
North Eastern Scotland
42.700
Utrecht
42.300
Sør-Østlandet
42.100
Darmstadt
42.000
Åland
41.700
Danmark
41.500
Salzburg
41.300
Bremen
41.100
Övre Norrland
40.900
Sweden
40.800
Noord-Holland
40.500
Southern and Eastern
39.900
Hedmark og Oppland
39.600
Stuttgart
39.300
Prov. Antwerpen
38.900
Midtjylland
38.700
Västsverige
38.400
Berkshire, Buckinghamshire and Oxfordshire
38.400
Syddanmark
38.200
West-Nederland
38.100
Vorarlberg
38.000
Nordjylland
37.700
Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen
37.700
Mellersta Norrland
37.700
Hessen
37.500
Westösterreich
37.300
Norra Sverige
37.100
Tirol
36.800
Södra Sverige
36.700
Bayern
36.600
Ostösterreich
36.600
Noord-Brabant
36.400
Netherlands
35.900
Oberösterreich
35.900
Småland med öarna
35.900
Baden-Württemberg
35.800
Noord-Nederland
35.800
Austria
35.700
Düsseldorf
35.600
Prov. Vlaams-Brabant
35.500
Ireland
35.500
Éire/Ireland
35.500
Zuid-Holland
35.400
Karlsruhe
35.200
Zuid-Nederland
35.100
Östra Mellansverige
35.100
Finland
35.000
Manner-Suomi
35.000
Sydsverige
34.800
Mittelfranken
34.500
Tübingen
34.400
Norra Mellansverige
34.400
Zeeland
34.300
Lombardia
33.900
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
33.700
Belgium
33.600
Vlaams Gewest
33.600
Oberpfalz
33.600
Köln
33.500
Prov. Brabant Wallon
33.200
Niederbayern
32.500
Unterfranken
32.500
Schwaben
32.400
Braunschweig
32.400
Nordrhein-Westfalen
32.300
Emilia-Romagna
32.100
Limburg (NL)
32.100
Germany (until 1990 former territory of the FRG)
31.900
Prov. West-Vlaanderen
31.800
Nord-Ovest
31.700
Länsi-Suomi
31.700
Cheshire
31.700
Iceland
31.600
Bratislavský kraj
31.500
Overijssel
31.400
Freiburg
31.300
Detmold
31.300
Praha
31.200
Saarland
31.200
Saarland
31.200
Nord-Est
31.200
Provincia Autonoma di Trento
31.200
Hannover
31.000
Steiermark
31.000
Südösterreich
30.800
Etelä-Suomi
30.800
France
30.700
Prov. Oost-Vlaanderen
30.600
Kassel
30.600
Rhône-Alpes
30.600
Rheinhessen-Pfalz
30.500
País Vasco
30.500
Kärnten
30.400
Sjælland
30.200
Veneto
30.200
Oost-Nederland
30.100
Gelderland
30.100
Oberfranken
30.000
Lazio
29.900
South East (UK)
29.800
Comunidad de Madrid
29.600
Friuli-Venezia Giulia
29.600
Centre-Est (FR)
29.500
Niederösterreich
29.400
Gloucestershire, Wiltshire and Bristol/Bath area
29.400
Berlin
29.300
Arnsberg
29.300
Provence-Alpes-Côte d'Azur
29.200
Comunidad Foral de Navarra
29.100
Friesland (NL)
29.100
Gießen
29.000
Rheinland-Pfalz
28.900
Münster
28.800
Pohjois- ja Itä-Suomi
28.800
Bedfordshire and Hertfordshire
28.700
Surrey, East and West Sussex
28.700
Niedersachsen
28.500
Alsace
28.500
Noreste (ES)
28.400
Centro (IT)
28.400
Weser-Ems
28.300
Piemonte
28.200
Toscana
28.200
United Kingdom
28.200
Prov. Limburg (BE)
27.800
Koblenz
27.800
Drenthe
27.500
Hampshire and Isle of Wight
27.400
Liguria
27.200
Pays de la Loire
27.100
Méditerranée
27.100
Haute-Normandie
26.900
Schleswig-Holstein
26.800
Aquitaine
26.800
Midi-Pyrénées
26.700
Cataluña
26.600
Sud-Ouest (FR)
26.400
Scotland
26.200
Eastern Scotland
26.200
Trier
26.100
Marche
26.100
Flevoland
26.100
Champagne-Ardenne
26.000
Italy
26.000
Ouest (FR)
25.800
Centre (FR)
25.600
Corse
25.600
East of England
25.600
La Rioja
25.500
Bourgogne
25.500
Est (FR)
25.400
Aragón
25.300
European Union (27 countries)
25.200
Prov. Liège
25.200
Bassin Parisien
25.200
East Anglia
25.200
European Union (28 countries)
25.100
Bretagne
25.100
West Yorkshire
25.000
South West (UK)
24.900
Attiki
24.800
Attiki
24.800
Nord - Pas-de-Calais
24.800
Leicestershire, Rutland and Northamptonshire
24.800
Région wallonne
24.600
Leipzig
24.600
Poitou-Charentes
24.500
Auvergne
24.500
East Wales
24.500
Franche-Comté
24.300
Greater Manchester
24.200
Outer London (NUTS 2010)
24.100
Prov. Namur
24.000
Burgenland (AT)
24.000
North Yorkshire
24.000
Herefordshire, Worcestershire and Warwickshire
24.000
Este (ES)
23.900
Illes Balears
23.800
Basse-Normandie
23.800
North West (UK)
23.800
South Western Scotland
23.800
Border, Midland and Western
23.700
Umbria
23.700
Lorraine
23.500
Languedoc-Roussillon
23.500
Picardie
23.400
Limousin
23.300
West Midlands
23.300
Sachsen
23.200
Dresden
23.200
East Midlands (UK)
23.100
Yorkshire and The Humber
23.000
Essex
23.000
Brandenburg
22.800
Spain
22.700
Derbyshire and Nottinghamshire
22.700
West Midlands (UK)
22.700
Kent
22.700
Prov. Luxembourg (BE)
22.600
Área Metropolitana de Lisboa
22.500
Dorset and Somerset
22.500
Abruzzo
22.400
Chemnitz
22.300
Sachsen-Anhalt
22.300
Castilla y León
22.300
Cumbria
22.300
Northumberland and Tyne and Wear
22.200
Prov. Hainaut
22.100
Cantabria
22.100
Lüneburg
22.000
Thüringen
22.000
Mecklenburg-Vorpommern
21.800
Guadeloupe (NUTS 2010)
21.600
Martinique (NUTS 2010)
21.600
Merseyside
21.600
Devon
21.600
East Yorkshire and Northern Lincolnshire
21.500
Highlands and Islands
21.500
Principado de Asturias
21.300
Cyprus
21.100
Kypros
21.100
Kypros
21.100
Lancashire
21.000
Northern Ireland (UK)
21.000
Northern Ireland (UK)
21.000
Noroeste (ES)
20.900
Zahodna Slovenija (NUTS 2010)
20.900
Região Autónoma da Madeira (PT)
20.800
Região Autónoma da Madeira (PT)
20.800
North East (UK)
20.800
Shropshire and Staffordshire
20.700
Notio Aigaio
20.600
Galicia
20.500
Molise
20.100
South Yorkshire
20.000
Comunidad Valenciana
19.900
Wales
19.900
Lincolnshire
19.800
Départements d'outre-mer (NUTS 2010)
19.700
Sardegna
19.700
Ciudad Autónoma de Ceuta (ES)
19.600
Centro (ES)
19.500
Canarias (ES)
19.300
Réunion (NUTS 2010)
19.300
Tees Valley and Durham
19.100
Greece
18.500
Dytiki Makedonia (NUTS 2010)
18.500
Región de Murcia
18.500
Basilicata
18.300
Castilla-la Mancha
18.100
Ciudad Autónoma de Melilla (ES)
17.800
Slovenia
17.600
Slovenija
17.600
Ionia Nisia (NUTS 2010)
17.400
Isole
17.400
Sur (ES)
17.300
Cornwall and Isles of Scilly
17.300
Sud
17.200
West Wales and The Valleys
17.200
Nisia Aigaiou, Kriti
17.100
Andalucía
17.100
Puglia
17.100
Sterea Ellada (NUTS 2010)
16.600
Sicilia
16.600
Calabria
16.400
Algarve
16.400
Közép-Magyarország
16.200
Közép-Magyarország
16.200
Portugal
16.100
Kriti
16.000
Campania
16.000
Malta
16.000
Continente
16.000
Malta
15.900
Malta
15.900
Extremadura
15.700
Mazowieckie
15.700
Bucuresti - Ilfov
15.500
Região Autónoma dos Açores (PT)
15.100
Região Autónoma dos Açores (PT)
15.100
Kentriki Ellada (NUTS 2010)
14.900
Peloponnisos (NUTS 2010)
14.900
Czech Republic
14.800
Ceská republika
14.800
Guyane (NUTS 2010)
14.800
Alentejo
14.700
Vzhodna Slovenija (NUTS 2010)
14.700
Voreio Aigaio
14.500
Kentriki Makedonia (NUTS 2010)
14.400
Voreia Ellada (NUTS 2010)
14.200
Dytiki Ellada (NUTS 2010)
13.700
Region Centralny
13.500
Jihovýchod
13.400
Centro (PT)
13.300
Strední Cechy
13.200
Anatoliki Makedonia, Thraki (NUTS 2010)
13.100
Thessalia (NUTS 2010)
13.000
Norte
13.000
Jihozápad
12.900
Moravskoslezsko
12.900
Ipeiros (NUTS 2010)
12.800
Slovakia
12.800
Slovensko
12.800
Severovýchod
12.200
Západné Slovensko
12.200
Estonia
12.100
Eesti
12.100
Eesti
12.100
Strední Morava
12.000
Severozápad
11.500
Istanbul
11.300
Istanbul
11.300
Dolnoslaskie
10.900
Kocaeli, Sakarya, Düzce, Bolu, Yalova
10.700
Kontinentalna Hrvatska
10.600
Croatia
10.400
Hrvatska
10.400
Slaskie
10.400
Lithuania
10.200
Lietuva
10.200
Lietuva
10.200
Dogu Marmara
10.200
Nyugat-Dunántúl
10.100
Region Poludniowo-Zachodni
10.100
Jadranska Hrvatska
10.000
Wielkopolskie
10.000
Stredné Slovensko
10.000
Ankara
10.000
Hungary
9.900
Latvia
9.800
Latvija
9.800
Latvija
9.800
Tekirdag, Edirne, Kirklareli
9.800
Bursa, Eskisehir, Bilecik
9.800
Poland
9.600
Region Poludniowy
9.500
Macroregiunea trei
9.400
Izmir
9.300
Region Pólnocno-Zachodni
9.200
Pomorskie
9.200
Lódzkie
8.900
Yugozapaden
8.800
Közép-Dunántúl
8.700
Východné Slovensko
8.700
Bati Anadolu
8.600
Dunántúl
8.500
Bati Marmara
8.500
Malopolskie
8.300
Region Pólnocny
8.200
Antalya, Isparta, Burdur
8.200
Zachodniopomorskie
8.100
Lubuskie
8.000
Kujawsko-Pomorskie
7.900
Ege
7.900
Opolskie
7.700
Turkey
7.500
Balikesir, Çanakkale
7.300
Swietokrzyskie
7.200
Aydin, Denizli, Mugla
7.000
Podlaskie
6.900
Warminsko-Mazurskie
6.900
Zonguldak, Karabük, Bartin
6.900
Vest
6.800
Yugozapadna i yuzhna tsentralna Bulgaria
6.700
Region Wschodni
6.700
Manisa, Afyonkarahisar, Kütahya, Usak
6.700
Dél-Dunántúl
6.600
Dél-Alföld
6.500
Lubelskie
6.500
Podkarpackie
6.500
Alföld és Észak
6.300
Észak-Alföld
6.300
Romania
6.200
Akdeniz
6.200
Észak-Magyarország
5.900
Adana, Mersin
5.900
Centru
5.800
Konya, Karaman
5.800
Kirikkale, Aksaray, Nigde, Nevsehir, Kirsehir
5.800
Bati Karadeniz
5.800
Macroregiunea patru
5.700
Orta Anadolu
5.600
Macroregiunea unu
5.500
Samsun, Tokat, Çorum, Amasya
5.500
Kayseri, Sivas, Yozgat
5.400
Kastamonu, Çankiri, Sinop
5.400
Dogu Karadeniz
5.400
Trabzon, Ordu, Giresun, Rize, Artvin, Gümüshane
5.400
Nord-Vest
5.300
Bulgaria
5.200
Sud - Muntenia
5.100
Sud-Est
5.000
Hatay, Kahramanmaras, Osmaniye
4.800
Erzurum, Erzincan, Bayburt
4.800
Sud-Vest Oltenia
4.700
Malatya, Elazig, Bingöl, Tunceli
4.700
Yugoiztochen
4.300
Severoiztochen
4.200
Macroregiunea doi
4.200
Kuzeydogu Anadolu
4.000
Gaziantep, Adiyaman, Kilis
4.000
Severna i yugoiztochna Bulgaria
3.900
Mardin, Batman, Sirnak, Siirt
3.800
Ortadogu Anadolu
3.700
Güneydogu Anadolu
3.700
Yuzhen tsentralen
3.600
Nord-Est
3.600
Former Yugoslav Republic of Macedonia, the
3.600
Poranesna jugoslovenska Republika Makedonija
3.600
Poranesna jugoslovenska Republika Makedonija
3.600
Severen tsentralen
3.500
Sanliurfa, Diyarbakir
3.500
Severozapaden
3.200
Agri, Kars, Igdir, Ardahan
3.200
Van, Mus, Bitlis, Hakkari
2.900


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