Le aree
periferiche sono oggetto di processi di svuotamento sia di capitale umano sia
di capitale finanziario. La riduzione della capacità produttiva delle aree
periferiche in favore delle città crea un sistema pro-ciclico. Incrementare lo
sviluppo delle aree periferiche può comportare una crescita della capacità di
resistenza nei confronti delle crisi economiche e finanziarie.
Il problema dei divari all’interno
delle aree economiche nazionali e infra-nazionali è una costante dei paesi caratterizzati
da diversità dei sistemi economici interni. L’analisi delle economie regionali
mette in evidenza l’esistenza della diversità come elemento determinante. Il
parallelo tra Germania dell’Est e Mezzogiorno tende ad essere fuorviante. La
Germania dell’Est è stata interessata dal fenomeno della industrializzazione
assai prima del resto del paese. Il Mezzogiorno italiano ha visto ridurre l’industrializzazione
a seguito dell’Unità d’Italia. Le politiche economiche possono avere un ruolo
nella riduzione dei divari regionali. All’interno dell’Unione Europea persistono
varie aree caratterizzate da tassi di crescita differenti. La convergenza
economica potrebbe essere difficile da realizzare in assenza di politiche
economiche attive. L’Unione Europea dovrebbe istituire una Agenzia per la
realizzazione di politiche economiche dello sviluppo regionale volte all’incremento
della convergenza dei tassi di crescita economica. La classificazione dei dati
secondo l’agglomerato NUTS 2 mostra la presenza di 258 unità amministrative
locali aventi un reddito pro capite inferiore al reddito pro capite medio dell’Unione
Europea a 27. I dati sono del 2011. La presenza di aree caratterizzate da uno
sviluppo economico lento può rendere difficile la ripresa economica e la
possibilità di cogliere le esternalità positive esistenti.
Un modello
centro periferia per l’Europa. Le aree metropolitane dell’Europa
sono molto ricche. Nella classifica delle aree NUTS 2 al primo posto vi è l’Inner
London con un valore pari a € 86.000,00. Il Lussemburgo è al secondo posto con
un valore del reddito pro capite pari a € 80.300. L’area di Oslo ha un reddito
pro capite equivalente a 72.600,00 euro. Tuttavia la maggior parte delle aree
amministrative caratterizzate dal sistema NUTS 2 ha un reddito pro capite basso
in confronto alla media dei paesi UE a 27. La crescita del prodotto interno
lordo pro capite all’interno delle città e delle aree metropolitane è un
elemento caratterizzante l’economia globale. Il concetto stesso di crescita
economica è legato al dinamismo delle economie delle città e delle aree
metropolitane. Le città e le aree metropolitane producono di per sé una
crescita economica in grado di trainare l’economia della regione e anche della
nazione. Tuttavia il rafforzamento dell’economia delle città e delle aree
metropolitane è accompagnato dall’annichilimento dell’economia delle zone
periferiche, rurali, di campagna. Il processo di trasferimento della
popolazione nelle aree urbane ha origine con il capitalismo e ha assunto un
ruolo determinante: il numero delle persone residenti nelle città ha superato
il numero delle persone residenti nelle aree rurali. L’accentramento della
popolazione nelle aree urbane può comportare delle problematiche in termini di
centro-periferie. L’Europa ha una tradizione di economia rurale caratterizzata
sia dall’enogastronomia, sia dall’artigianato e anche dal turismo in grado di
produrre valore aggiunto. La diffusione delle tecnologie informatiche può
rendere agevole l’offerta di servizi di informazione e comunicazione anche
nelle aree periferiche. Il nesso centro periferia può essere risolto attraverso
un rafforzamento dell’economia delle reti. Trasporti, sistemi caratterizzati
dall’internet veloce, reti tra imprese artigiane e locali, sistemi di
ottimizzazione delle risorse umane possono consentire all’economia rurale di
essere agganciata nei confronti dell’economia delle aree urbane e
metropolitane. Il nesso centro- periferia attraverso le reti può consentire di
attivare sinergie nuove in grado anche di preservare la bio-diversità dei
sistemi di vita. La crescita dell’inquinamento prodotto dall’economia urbana e
metropolitana può indurre ad una crescita dell’economia delle aree rurali e
periferiche caratterizzate in genere da stili di vita salubri e con un impatto
ambientale ridotto. Tuttavia il processo di tutela delle aree periferiche può
avvenire mediante delle politiche economiche attive realizzate dall’Unione
Europea in collaborazione anche con gli enti locali.
Politiche
economiche della convergenza. Le politiche economiche della
convergenza possono essere realizzate mediante una sinergia realizzata tra l’Unione
Europea e gli enti locali. I fondi per lo sviluppo rurale possono prevedere sia
misure in favore dell’agricoltura soprattutto biologica ma anche misure in
favore dell’istruzione della popolazione e della formazione permanente. Le aree
periferiche sono ampie in alcuni paesi dell’Unione Europea come per esempio l’Italia,
la Spagna e i paesi nuovi dell’est Europa. Sviluppare le aree periferiche
significa anche avere una capacità di resistenza ulteriore in caso di sviluppo
di crisi economiche e finanziarie. La crisi economica e finanziaria ha ridotto
il prodotto interno lordo realizzato nelle città e comportato un ritorno di
molte persone alle aree periferiche. Sviluppare l’economia delle aree
periferiche aumenta la capacità del sistema economico di reagire alle crisi
attraverso una distribuzione dei rischi e delle opportunità per la popolazione.
Le strategie per lo sviluppo dell’economie periferiche sono differenziate. L’economia
delle aree periferiche è in genere orientata all’agricoltura, all’artigianato.
Occorre realizzare dei piani per sviluppare anche il settore dei servizi, del
commercio in relazione con la presenza anche del turismo.
L’Europa dal
basso: reti di imprese, cooperative. L’Europa dei centri finanziari,
delle grandi città multietniche è accompagnata dalla presenza di una Europa
caratterizzata dalle aree rurali e periferiche. L’Europa delle città grandi e
ricche partecipa in modo attivo della globalizzazione grazie all’integrazione
dei sistemi di trasporti, dei sistemi finanziari e informatici. L’Europa delle
aree periferiche ha necessità di politiche economiche attive per poter accedere
allo sviluppo. I fenomeni migratori interni all’Europa sono caratterizzati da
trasferimenti di popolazione dalle aree periferiche alle aree centrali secondo
la linea del reddito crescente. La migrazione tende ad essere forte nei luoghi
dove il reddito è elevato. Il fenomeno migratorio è depauperante per le
economie periferiche e rurali. La riduzione del capitale umano associato al
fenomeno della migrazione può comprimere le probabilità di una crescita
economica reale. Le politiche economiche europee possono incrementare lo
sviluppo nelle zone periferiche e rurali attraverso la salvaguardia del
capitale umano, sociale e relazionale. La possibilità per la popolazione di
vivere una condizione economica soddisfacente anche nelle aree rurali è
accessibile grazie alla tecnologia con costi contenuti mediante anche il
rafforzamento dei sistemi di trasporto. L’economia delle aree rurali può essere
sviluppata anche mediante azioni volte alla crescita delle associazioni, delle
cooperative, delle reti di impresa sociale in grado di offrire servizi alla
popolazione. La possibilità di utilizzare i sistemi di e-learning può rendere
agevole formare la popolazione per l’accesso al lifelong learning. Nella aree
rurali è possibile sviluppare dei sistemi associativi e cooperativi in grado di
determinare una distribuzione efficiente delle risorse in ambito finanziario
con la creazione di associazioni per il risparmio e organizzazioni del terzo
settore volte all’acquisto dell’abitazione. I cittadini possono essere
coinvolti in fenomeni di attivismo anche a carattere micro-sociale in grado di
migliorare la qualità della vita e delle relazioni all’interno delle comunità.
L’Europa
delle città contro l’Europa delle periferie. L’Europa delle città multietniche
con redditi elevati può entrare in contrasto con l’Europa delle periferie. La
manifestazione del malcontento nelle periferie può essere espresso mediante il
voto elettorale. La vittoria di movimenti politici di destra ammiccanti a forme
nuove di nazionalismo, di fascismo e di nazismo è manifestazione anche del
contrasto tra città e periferie. Le città riescono ad accogliere e ad integrare
i migranti e le culture nuove. Le periferie subiscono il cambiamento culturale
ed etno-grafico prive della possibilità di un accesso effettivo al cambiamento
economico. I migranti tendono ad scegliere aree economiche a reddito elevato.
Le periferie hanno un numero di migranti in percentuale della popolazione
ridotto. La reazione della periferie nei confronti della presenza dei migranti
tende ad essere negative e conservatrice. I mezzi di comunicazione tradizionali
caratterizzati dalla televisione e dai giornali tendono ad avere una capacità
ridotta di dare una rappresentazione complessiva del fenomeno migratorio. La
crescita del reddito pro capite nelle aree periferiche può comportare un
riequilibrio anche di carattere sociale volto all’aumento della capacità di
resistenza dell’Unione nei confronti delle crisi economiche e finanziarie.
REGION NUTS 2
|
2011 (euro)
|
Inner London (NUTS 2010)
|
86.000
|
Luxembourg
|
80.300
|
Oslo og Akershus
|
72.600
|
Norway
|
71.300
|
Région de Bruxelles-Capitale / Brussels Hoofdstedelijk Gewest
|
62.000
|
Switzerland
|
60.300
|
Stockholm
|
56.200
|
Agder og Rogaland
|
55.900
|
Vestlandet
|
54.300
|
Norge
|
53.900
|
Hovedstaden
|
52.500
|
Hamburg
|
52.500
|
Île de France
|
51.200
|
Groningen
|
50.400
|
London
|
48.500
|
Östra Sverige
|
47.100
|
Trøndelag
|
47.100
|
Helsinki-Uusimaa
|
46.200
|
Wien
|
45.600
|
Nord-Norge
|
45.400
|
Oberbayern
|
43.700
|
Denmark
|
43.200
|
North Eastern Scotland
|
42.700
|
Utrecht
|
42.300
|
Sør-Østlandet
|
42.100
|
Darmstadt
|
42.000
|
Åland
|
41.700
|
Danmark
|
41.500
|
Salzburg
|
41.300
|
Bremen
|
41.100
|
Övre Norrland
|
40.900
|
Sweden
|
40.800
|
Noord-Holland
|
40.500
|
Southern and Eastern
|
39.900
|
Hedmark og Oppland
|
39.600
|
Stuttgart
|
39.300
|
Prov. Antwerpen
|
38.900
|
Midtjylland
|
38.700
|
Västsverige
|
38.400
|
Berkshire, Buckinghamshire and Oxfordshire
|
38.400
|
Syddanmark
|
38.200
|
West-Nederland
|
38.100
|
Vorarlberg
|
38.000
|
Nordjylland
|
37.700
|
Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen
|
37.700
|
Mellersta Norrland
|
37.700
|
Hessen
|
37.500
|
Westösterreich
|
37.300
|
Norra Sverige
|
37.100
|
Tirol
|
36.800
|
Södra Sverige
|
36.700
|
Bayern
|
36.600
|
Ostösterreich
|
36.600
|
Noord-Brabant
|
36.400
|
Netherlands
|
35.900
|
Oberösterreich
|
35.900
|
Småland med öarna
|
35.900
|
Baden-Württemberg
|
35.800
|
Noord-Nederland
|
35.800
|
Austria
|
35.700
|
Düsseldorf
|
35.600
|
Prov. Vlaams-Brabant
|
35.500
|
Ireland
|
35.500
|
Éire/Ireland
|
35.500
|
Zuid-Holland
|
35.400
|
Karlsruhe
|
35.200
|
Zuid-Nederland
|
35.100
|
Östra Mellansverige
|
35.100
|
Finland
|
35.000
|
Manner-Suomi
|
35.000
|
Sydsverige
|
34.800
|
Mittelfranken
|
34.500
|
Tübingen
|
34.400
|
Norra Mellansverige
|
34.400
|
Zeeland
|
34.300
|
Lombardia
|
33.900
|
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
|
33.700
|
Belgium
|
33.600
|
Vlaams Gewest
|
33.600
|
Oberpfalz
|
33.600
|
Köln
|
33.500
|
Prov. Brabant Wallon
|
33.200
|
Niederbayern
|
32.500
|
Unterfranken
|
32.500
|
Schwaben
|
32.400
|
Braunschweig
|
32.400
|
Nordrhein-Westfalen
|
32.300
|
Emilia-Romagna
|
32.100
|
Limburg (NL)
|
32.100
|
Germany (until 1990 former territory of the FRG)
|
31.900
|
Prov. West-Vlaanderen
|
31.800
|
Nord-Ovest
|
31.700
|
Länsi-Suomi
|
31.700
|
Cheshire
|
31.700
|
Iceland
|
31.600
|
Bratislavský kraj
|
31.500
|
Overijssel
|
31.400
|
Freiburg
|
31.300
|
Detmold
|
31.300
|
Praha
|
31.200
|
Saarland
|
31.200
|
Saarland
|
31.200
|
Nord-Est
|
31.200
|
Provincia Autonoma di Trento
|
31.200
|
Hannover
|
31.000
|
Steiermark
|
31.000
|
Südösterreich
|
30.800
|
Etelä-Suomi
|
30.800
|
France
|
30.700
|
Prov. Oost-Vlaanderen
|
30.600
|
Kassel
|
30.600
|
Rhône-Alpes
|
30.600
|
Rheinhessen-Pfalz
|
30.500
|
País Vasco
|
30.500
|
Kärnten
|
30.400
|
Sjælland
|
30.200
|
Veneto
|
30.200
|
Oost-Nederland
|
30.100
|
Gelderland
|
30.100
|
Oberfranken
|
30.000
|
Lazio
|
29.900
|
South East (UK)
|
29.800
|
Comunidad de Madrid
|
29.600
|
Friuli-Venezia Giulia
|
29.600
|
Centre-Est (FR)
|
29.500
|
Niederösterreich
|
29.400
|
Gloucestershire, Wiltshire and Bristol/Bath area
|
29.400
|
Berlin
|
29.300
|
Arnsberg
|
29.300
|
Provence-Alpes-Côte d'Azur
|
29.200
|
Comunidad Foral de Navarra
|
29.100
|
Friesland (NL)
|
29.100
|
Gießen
|
29.000
|
Rheinland-Pfalz
|
28.900
|
Münster
|
28.800
|
Pohjois- ja Itä-Suomi
|
28.800
|
Bedfordshire and Hertfordshire
|
28.700
|
Surrey, East and West Sussex
|
28.700
|
Niedersachsen
|
28.500
|
Alsace
|
28.500
|
Noreste (ES)
|
28.400
|
Centro (IT)
|
28.400
|
Weser-Ems
|
28.300
|
Piemonte
|
28.200
|
Toscana
|
28.200
|
United Kingdom
|
28.200
|
Prov. Limburg (BE)
|
27.800
|
Koblenz
|
27.800
|
Drenthe
|
27.500
|
Hampshire and Isle of Wight
|
27.400
|
Liguria
|
27.200
|
Pays de la Loire
|
27.100
|
Méditerranée
|
27.100
|
Haute-Normandie
|
26.900
|
Schleswig-Holstein
|
26.800
|
Aquitaine
|
26.800
|
Midi-Pyrénées
|
26.700
|
Cataluña
|
26.600
|
Sud-Ouest (FR)
|
26.400
|
Scotland
|
26.200
|
Eastern Scotland
|
26.200
|
Trier
|
26.100
|
Marche
|
26.100
|
Flevoland
|
26.100
|
Champagne-Ardenne
|
26.000
|
Italy
|
26.000
|
Ouest (FR)
|
25.800
|
Centre (FR)
|
25.600
|
Corse
|
25.600
|
East of England
|
25.600
|
La Rioja
|
25.500
|
Bourgogne
|
25.500
|
Est (FR)
|
25.400
|
Aragón
|
25.300
|
European Union (27 countries)
|
25.200
|
Prov. Liège
|
25.200
|
Bassin Parisien
|
25.200
|
East Anglia
|
25.200
|
European Union (28 countries)
|
25.100
|
Bretagne
|
25.100
|
West Yorkshire
|
25.000
|
South West (UK)
|
24.900
|
Attiki
|
24.800
|
Attiki
|
24.800
|
Nord - Pas-de-Calais
|
24.800
|
Leicestershire, Rutland and Northamptonshire
|
24.800
|
Région wallonne
|
24.600
|
Leipzig
|
24.600
|
Poitou-Charentes
|
24.500
|
Auvergne
|
24.500
|
East Wales
|
24.500
|
Franche-Comté
|
24.300
|
Greater Manchester
|
24.200
|
Outer London (NUTS 2010)
|
24.100
|
Prov. Namur
|
24.000
|
Burgenland (AT)
|
24.000
|
North Yorkshire
|
24.000
|
Herefordshire, Worcestershire and Warwickshire
|
24.000
|
Este (ES)
|
23.900
|
Illes Balears
|
23.800
|
Basse-Normandie
|
23.800
|
North West (UK)
|
23.800
|
South Western Scotland
|
23.800
|
Border, Midland and Western
|
23.700
|
Umbria
|
23.700
|
Lorraine
|
23.500
|
Languedoc-Roussillon
|
23.500
|
Picardie
|
23.400
|
Limousin
|
23.300
|
West Midlands
|
23.300
|
Sachsen
|
23.200
|
Dresden
|
23.200
|
East Midlands (UK)
|
23.100
|
Yorkshire and The Humber
|
23.000
|
Essex
|
23.000
|
Brandenburg
|
22.800
|
Spain
|
22.700
|
Derbyshire and Nottinghamshire
|
22.700
|
West Midlands (UK)
|
22.700
|
Kent
|
22.700
|
Prov. Luxembourg (BE)
|
22.600
|
Área Metropolitana de Lisboa
|
22.500
|
Dorset and Somerset
|
22.500
|
Abruzzo
|
22.400
|
Chemnitz
|
22.300
|
Sachsen-Anhalt
|
22.300
|
Castilla y León
|
22.300
|
Cumbria
|
22.300
|
Northumberland and Tyne and Wear
|
22.200
|
Prov. Hainaut
|
22.100
|
Cantabria
|
22.100
|
Lüneburg
|
22.000
|
Thüringen
|
22.000
|
Mecklenburg-Vorpommern
|
21.800
|
Guadeloupe (NUTS 2010)
|
21.600
|
Martinique (NUTS 2010)
|
21.600
|
Merseyside
|
21.600
|
Devon
|
21.600
|
East Yorkshire and Northern Lincolnshire
|
21.500
|
Highlands and Islands
|
21.500
|
Principado de Asturias
|
21.300
|
Cyprus
|
21.100
|
Kypros
|
21.100
|
Kypros
|
21.100
|
Lancashire
|
21.000
|
Northern Ireland (UK)
|
21.000
|
Northern Ireland (UK)
|
21.000
|
Noroeste (ES)
|
20.900
|
Zahodna Slovenija (NUTS 2010)
|
20.900
|
Região Autónoma da Madeira (PT)
|
20.800
|
Região Autónoma da Madeira (PT)
|
20.800
|
North East (UK)
|
20.800
|
Shropshire and Staffordshire
|
20.700
|
Notio Aigaio
|
20.600
|
Galicia
|
20.500
|
Molise
|
20.100
|
South Yorkshire
|
20.000
|
Comunidad Valenciana
|
19.900
|
Wales
|
19.900
|
Lincolnshire
|
19.800
|
Départements d'outre-mer (NUTS 2010)
|
19.700
|
Sardegna
|
19.700
|
Ciudad Autónoma de Ceuta (ES)
|
19.600
|
Centro (ES)
|
19.500
|
Canarias (ES)
|
19.300
|
Réunion (NUTS 2010)
|
19.300
|
Tees Valley and Durham
|
19.100
|
Greece
|
18.500
|
Dytiki Makedonia (NUTS 2010)
|
18.500
|
Región de Murcia
|
18.500
|
Basilicata
|
18.300
|
Castilla-la Mancha
|
18.100
|
Ciudad Autónoma de Melilla (ES)
|
17.800
|
Slovenia
|
17.600
|
Slovenija
|
17.600
|
Ionia Nisia (NUTS 2010)
|
17.400
|
Isole
|
17.400
|
Sur (ES)
|
17.300
|
Cornwall and Isles of Scilly
|
17.300
|
Sud
|
17.200
|
West Wales and The Valleys
|
17.200
|
Nisia Aigaiou, Kriti
|
17.100
|
Andalucía
|
17.100
|
Puglia
|
17.100
|
Sterea Ellada (NUTS 2010)
|
16.600
|
Sicilia
|
16.600
|
Calabria
|
16.400
|
Algarve
|
16.400
|
Közép-Magyarország
|
16.200
|
Közép-Magyarország
|
16.200
|
Portugal
|
16.100
|
Kriti
|
16.000
|
Campania
|
16.000
|
Malta
|
16.000
|
Continente
|
16.000
|
Malta
|
15.900
|
Malta
|
15.900
|
Extremadura
|
15.700
|
Mazowieckie
|
15.700
|
Bucuresti - Ilfov
|
15.500
|
Região Autónoma dos Açores (PT)
|
15.100
|
Região Autónoma dos Açores (PT)
|
15.100
|
Kentriki Ellada (NUTS 2010)
|
14.900
|
Peloponnisos (NUTS 2010)
|
14.900
|
Czech Republic
|
14.800
|
Ceská republika
|
14.800
|
Guyane (NUTS 2010)
|
14.800
|
Alentejo
|
14.700
|
Vzhodna Slovenija (NUTS 2010)
|
14.700
|
Voreio Aigaio
|
14.500
|
Kentriki Makedonia (NUTS 2010)
|
14.400
|
Voreia Ellada (NUTS 2010)
|
14.200
|
Dytiki Ellada (NUTS 2010)
|
13.700
|
Region Centralny
|
13.500
|
Jihovýchod
|
13.400
|
Centro (PT)
|
13.300
|
Strední Cechy
|
13.200
|
Anatoliki Makedonia, Thraki (NUTS 2010)
|
13.100
|
Thessalia (NUTS 2010)
|
13.000
|
Norte
|
13.000
|
Jihozápad
|
12.900
|
Moravskoslezsko
|
12.900
|
Ipeiros (NUTS 2010)
|
12.800
|
Slovakia
|
12.800
|
Slovensko
|
12.800
|
Severovýchod
|
12.200
|
Západné Slovensko
|
12.200
|
Estonia
|
12.100
|
Eesti
|
12.100
|
Eesti
|
12.100
|
Strední Morava
|
12.000
|
Severozápad
|
11.500
|
Istanbul
|
11.300
|
Istanbul
|
11.300
|
Dolnoslaskie
|
10.900
|
Kocaeli, Sakarya, Düzce, Bolu, Yalova
|
10.700
|
Kontinentalna Hrvatska
|
10.600
|
Croatia
|
10.400
|
Hrvatska
|
10.400
|
Slaskie
|
10.400
|
Lithuania
|
10.200
|
Lietuva
|
10.200
|
Lietuva
|
10.200
|
Dogu Marmara
|
10.200
|
Nyugat-Dunántúl
|
10.100
|
Region Poludniowo-Zachodni
|
10.100
|
Jadranska Hrvatska
|
10.000
|
Wielkopolskie
|
10.000
|
Stredné Slovensko
|
10.000
|
Ankara
|
10.000
|
Hungary
|
9.900
|
Latvia
|
9.800
|
Latvija
|
9.800
|
Latvija
|
9.800
|
Tekirdag, Edirne, Kirklareli
|
9.800
|
Bursa, Eskisehir, Bilecik
|
9.800
|
Poland
|
9.600
|
Region Poludniowy
|
9.500
|
Macroregiunea trei
|
9.400
|
Izmir
|
9.300
|
Region Pólnocno-Zachodni
|
9.200
|
Pomorskie
|
9.200
|
Lódzkie
|
8.900
|
Yugozapaden
|
8.800
|
Közép-Dunántúl
|
8.700
|
Východné Slovensko
|
8.700
|
Bati Anadolu
|
8.600
|
Dunántúl
|
8.500
|
Bati Marmara
|
8.500
|
Malopolskie
|
8.300
|
Region Pólnocny
|
8.200
|
Antalya, Isparta, Burdur
|
8.200
|
Zachodniopomorskie
|
8.100
|
Lubuskie
|
8.000
|
Kujawsko-Pomorskie
|
7.900
|
Ege
|
7.900
|
Opolskie
|
7.700
|
Turkey
|
7.500
|
Balikesir, Çanakkale
|
7.300
|
Swietokrzyskie
|
7.200
|
Aydin, Denizli, Mugla
|
7.000
|
Podlaskie
|
6.900
|
Warminsko-Mazurskie
|
6.900
|
Zonguldak, Karabük, Bartin
|
6.900
|
Vest
|
6.800
|
Yugozapadna i yuzhna tsentralna Bulgaria
|
6.700
|
Region Wschodni
|
6.700
|
Manisa, Afyonkarahisar, Kütahya, Usak
|
6.700
|
Dél-Dunántúl
|
6.600
|
Dél-Alföld
|
6.500
|
Lubelskie
|
6.500
|
Podkarpackie
|
6.500
|
Alföld és Észak
|
6.300
|
Észak-Alföld
|
6.300
|
Romania
|
6.200
|
Akdeniz
|
6.200
|
Észak-Magyarország
|
5.900
|
Adana, Mersin
|
5.900
|
Centru
|
5.800
|
Konya, Karaman
|
5.800
|
Kirikkale, Aksaray, Nigde, Nevsehir, Kirsehir
|
5.800
|
Bati Karadeniz
|
5.800
|
Macroregiunea patru
|
5.700
|
Orta Anadolu
|
5.600
|
Macroregiunea unu
|
5.500
|
Samsun, Tokat, Çorum, Amasya
|
5.500
|
Kayseri, Sivas, Yozgat
|
5.400
|
Kastamonu, Çankiri, Sinop
|
5.400
|
Dogu Karadeniz
|
5.400
|
Trabzon, Ordu, Giresun, Rize, Artvin, Gümüshane
|
5.400
|
Nord-Vest
|
5.300
|
Bulgaria
|
5.200
|
Sud - Muntenia
|
5.100
|
Sud-Est
|
5.000
|
Hatay, Kahramanmaras, Osmaniye
|
4.800
|
Erzurum, Erzincan, Bayburt
|
4.800
|
Sud-Vest Oltenia
|
4.700
|
Malatya, Elazig, Bingöl, Tunceli
|
4.700
|
Yugoiztochen
|
4.300
|
Severoiztochen
|
4.200
|
Macroregiunea doi
|
4.200
|
Kuzeydogu Anadolu
|
4.000
|
Gaziantep, Adiyaman, Kilis
|
4.000
|
Severna i yugoiztochna Bulgaria
|
3.900
|
Mardin, Batman, Sirnak, Siirt
|
3.800
|
Ortadogu Anadolu
|
3.700
|
Güneydogu Anadolu
|
3.700
|
Yuzhen tsentralen
|
3.600
|
Nord-Est
|
3.600
|
Former Yugoslav Republic of Macedonia, the
|
3.600
|
Poranesna jugoslovenska Republika Makedonija
|
3.600
|
Poranesna jugoslovenska Republika Makedonija
|
3.600
|
Severen tsentralen
|
3.500
|
Sanliurfa, Diyarbakir
|
3.500
|
Severozapaden
|
3.200
|
Agri, Kars, Igdir, Ardahan
|
3.200
|
Van, Mus, Bitlis, Hakkari
|
2.900
|
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