mercoledì 2 marzo 2016

Welfare State per immigrati e residenti









Il Regno Unito ha realizzato una politica dell’immigrazione fondata sul reddito. La proposta del governo britannico prevede di realizzare una politica in grado di discriminare le persone in base al reddito conseguito. La questione dell’immigrazione è molto sentita nell’Unione Europea. Gli europei sono preoccupati della capacità degli immigrati di lavorare con efficienza a redditi bassi. I gruppi politici pongono anche il problema dell’integrazione culturale. Il modello del multiculturalismo sembra essere fallito e sostituito da una forma di interculturalismo. Il rischio del sincretismo culturale rimane alto. La questione degli immigrati deve essere considerata anche con riferimento ai tassi di crescita della popolazione europea. I policy makers devono anche prevedere la possibilità di incrementare la qualità del capitale umano immigrato. La compressione dei salari accettata dagli immigrati può portare ad una riduzione della occupazione. L’effetto combinato della disoccupazione tecnologica e della disoccupazione da competizione salariale può pregiudicare il lavoro di molti giovani. Eppure l’Europa ha bisogno di una politica dell’immgrazione coniugata insieme con la politica della sicurezza e della difesa dei salari. La riduzione del tasso di crescita della popolazione, l’aging, possono portare ad un sistema pensionistico e tributario da sostenere grazie anche all’apporto degli immigrati. I politici e i movimenti politici contrati all’immigrazione devono prevedere politiche economiche a sostegno della famiglia, dei figli, fondati sulla crescita del reddito dei lavoratori, sulla crescita delle tutele anche pensionistiche, e sulla riorganizzazione del welfare state. Tagli alla spesa pubblica e politiche contro l’immigrazione sono in contraddizione. Il gioco a somma zero tra tagli a spesa pubblica e l’antimmigrazione genera una classe politica distruttiva in grado di cavalcare gli umori della popolazione senza avere possibilità di governare.
I dati sull’immigrazione dell’Eurostat. I dati dell’Eurostat con riferimento al 2013 sono indicativi del fenomeno dell’immigrazione. Gli immigrati giunti in Europa nel 2013 sono stati 3.635.750. E’ possibile realizzare una classifica dei paesi con maggiore accoglienza di immigrati. La Germania è al primo posto per numero di immigrati accolti nel 2013 con un valore pari a 692.713 equivalente al 19,05% del totale degli immigrati giunti in Europa. Il Regno Unito è al secondo posto per numero di immigrati accolti con un valore pari a 526.046 unità pari al 14,46% del totale degli immigrati arrivati in Europa. La Francia è al terzo posto per numero di immigrati accolti con un valore pari a 332.640 equivalente al 9,1%. L’Italia è al quarto posto per numero di immigrati accolti in Europa con un valore pari a 307.454 equivalente all’8,4% degli immigrati totali. Germania, Regno Unito, Francia e Italia nel 2013 hanno accolto il 51% degli immigrati.
Gli immigrati e la popolazione residente. Gli immigrati hanno un impatto sulla popolazione residente. E’ possibile realizzare una classifica dei paesi accoglienti immigrati come percentuale della popolazione residente. I dati sono Eurostat 2013. Il Lussemburgo è al primo posto in Europa con una percentuale di immigrati accolti pari al 3,9% della popolazione residente. Malta è al secondo posto con un numero di immigrati accolti pari al 2% della popolazione residente. L’Islanda è al terzo posto con numero di immigrati accolti pari all’1,99% della popolazione residente. La Germania è all’11 posto con un numero di immigrati accolti pari allo 0,84% della popolazione residente. Il Regno Unito è al 12 posto con un numero di immigrati accolti pari allo 0,82% della popolazione residente. L’Italia è al ventunesimo posto con una percentuale di immigrati accolti pari allo 0,51% della popolazione residente. La Francia è al ventiduesimo posto con una percentuale di immigrati accolti pari allo 0,5% della popolazione residente.

Tassi di crescita della popolazione. Il tasso di crescita della popolazione di Germania, Regno Unito, Francia e Italia è basso. Il tasso di crescita della popolazione in Germania tra il 2007 e  2011 è stato negativo ovvero pari al -0,14% nel 2007, -0,11% nel 2008, -0,26% nel 2009, -0,24% nel 2010, -0,06% nel 2012. Il tasso di crescita della popolazione in Germania è stato positivo nel 2012 con valore pari allo 0,11% e nel 2013 con un valore pari a 0,21%. Il tasso di crescita della popolazione in Germania è stato negativo nel 2014 con un valore pari a -0,152. Nel 2015 il tasso di crescita della popolazione in Germani è stato positivo pari allo 0,53%. La media del tasso di crescita della popolazione in Germania tra il 2007 e il 2015 è negativa ovvero pari a -0,16%. Il tasso di crescita della popolazione in Francia è stato decrescente tra il 2007 e il 2014. Nel 2007 il tasso di crescita della popolazione in Francia è stato pari allo 0,65%, nel 2008 pari allo 0,56%, nel 2009 pari allo 0,53%, nel 2010 pari allo 0,47%, nel 2011 pari allo 0,49%, nel 2012 pari allo 0,45%, nel 2013 pari allo 0,49%, nel 2014 pari allo 0,44%, nel 2015 pari allo 0,79%. Il tasso di crescita medio della popolazione in Francia è stato tra il 2007 e il 2015 è stato pari a 0,54%. Il tasso di crescita della popolazione in Italia è stato positivo tra il 2007 e il 2014. Il tasso di crescita della popolazione in Italia è stato pari allo 0,2% nel 2007, allo 0,7 nel 2008, allo 0,5 nel 2009, allo 0,3% nel 2010, allo 0,29% nel 2011, allo 0,04 nel 2012, allo 0,48 nel 2013, all’1,83% nel 2014, allo 0,02% nel 2015.  Il tasso di crescita della popolazione del Regno Unito è stato positivo tra il 2007 e il 2014. Il tasso di crescita della popolazione del Regno Unito è stata pari allo 0,7% nel 2007, allo 0,81% nel 2008, allo 0,7% nel 2009, allo 0,7% nel 2010, allo 0,81% nel 2011, allo 0,75% nel 2012, allo 0,64% nel 2013, allo 0,69% nel 2014, allo 0,8% nel 2015.

Politiche economiche dell’immigrazione. I dati riportati mostrano la presenza di una correlazione positiva tra numero di immigrati accolti e andamento della popolazione dei paesi accoglienti. Gli immigrati giungono nei paesi aventi tassi di crescita della popolazione ridotti. Il tasso di crescita della popolazione medio della Germania tra il 2007 e il 2015 è negativo. Il dibattito politico spettacolarizza gli immigrati. I partiti di destra sono in genere contrari all’immigrazione e favorevoli a tagli della spesa pubblica. La politica contro l’immigrazione può essere sostenuta attraverso un aumento della spesa pubblica volta ad incrementare il reddito della popolazione anche con sussidi volti al rafforzamento economico e finanziario delle famiglie. La riduzione della spesa pubblica nel welfare state riduce la probabilità di rinforzare le famiglie residenti e incrementa la dipendenza demografica dagli immigrati. Gli immigrati possono incrementare la popolazione nei paesi aventi andamenti di crescita demografica ridotti. Una politica volta ad incrementare la popolazione dovrebbe essere condotta attraverso il rafforzamento della spesa pubblica per il welfare state accompagnata da un controllo dell’immigrazione. Gli immigrati pongono delle sfide anche culturali ai paesi accoglienti. Una politica dell’immigrazione vincente offre servizi ed anche una soluzione culturale fondata sul diritto e sulle regole comun per la creazione di una struttura demografica in grado di contenere le contraddizioni eventuali tra immigrati e residenti in un contesto dinamico volto al raggiungimento degli obbiettivi nazionali ed europei.



RANK
GEO/TIME
2013
Percentuale
1
Germany (until 1990 former territory of the FRG)
692.713
19,05282
2
United Kingdom
526.046
14,46871
3
France
332.640
9,149144
4
Italy
307.454
8,456412
5
Spain
280.772
7,722533
6
Poland
220.311
6,059575
7
Switzerland
160.157
4,405061
8
Romania
153.646
4,225978
9
Netherlands
129.428
3,559871
10
Belgium
118.256
3,252589
11
Sweden
115.845
3,186275
12
Austria
101.866
2,801788
13
Norway
68.313
1,878925
14
Denmark
60.312
1,65886
15
Ireland
59.294
1,63086
16
Greece
57.946
1,593784
17
Hungary
38.968
1,071801
18
Finland
31.941
0,878526
19
Czech Republic
30.124
0,82855
20
Lithuania
22.011
0,605405
21
Luxembourg
21.098
0,580293
22
Bulgaria
18.570
0,510761
23
Portugal
17.554
0,482816
24
Slovenia
13.871
0,381517
25
Cyprus
13.149
0,361659
26
Croatia
10.378
0,285443
27
Malta
8.428
0,231809
28
Latvia
8.299
0,228261
29
Iceland
6.406
0,176195
30
Slovakia
5.149
0,141621
31
Estonia
4.109
0,113017
32
Liechtenstein
696
0,019143
Totale
3.635.750

                                                                                                  
RANK
PAESE
PERCENTUALE
1
Luxembourg
3,929
2
Malta
2
3
Iceland
1,99
4
Liechtenstein
1,889
5
Cyprus
1,519
6
Ireland
1,292
7
Sweden
1,212
8
Austria
1,205
9
Denmark
1,076
10
Belgium
1,059
11
Germany (until 1990 former territory of the FRG)
0,845
12
United Kingdom
0,823
13
Netherlands
0,771
14
Romania
0,767
15
Lithuania
0,741
16
Slovenia
0,674
17
Spain
0,601
18
Finland
0,589
19
Poland
0,579
20
Greece
0,527
21
Italy
0,515
22
France
0,507
23
Latvia
0,41
24
Hungary
0,393
25
Estonia
0,311
26
Czech Republic
0,286
27
Bulgaria
0,255
28
Croatia
0,243
29
Portugal
0,167
30
Slovakia
0,095




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