La disoccupazionegiovanile tende a crescere con la riduzione del reddito pro capite. La
strategia ottimale per crescere il numero dei giovani impegnati in attività di
studio e di lavoro è incrementare il reddito pro capite. Il reddito pro-capite
basso può comprimere le aspettative dei giovani. Le aree economiche aventi
redditi bassi producono un numero di NEET elevato. Il rapporto tra NEET e
reddito pro capite è rappresentato da un trade off negativo. La strategia
ottimale per incrementare il numero delle persone impegnate in attività di
studio e di lavoro consiste nell’incremento del reddito pro capite. Politiche
economiche volte al sostegno del reddito possono portare ad una riduzione del
numero dei NEET. Il governo ha deciso di evitare politiche a sostegno dei
giovani. Le politiche economiche del welfare state sono fondamentali per
incrementare il numero delle persone impegnate in processi produttivi. Il rifiuto
del Governo italiano a realizzare delle politiche economiche di sostegno nei
confronti dei giovani rende fondamentale l’impegno dell’Unione Europea. L’Unione
Europea può incrementare il livello delle politiche economiche sociali anche
per produrre eguaglianza sociale e offrire opportunità di crescita economica.
Il futuro dell’Unione Europea dipende dalla capacità di creare una classe
dirigente in grado di amministrare le istituzioni e di risolvere le questioni
sociali.
La
percentuale dei NEET in Italia. I NEET in Italia sono aumentati dal 2003 al
2014. Nel 2003 la percentuale dei NEET era pari al 16,6%, nel 2004 pari al
16,8%, nel 2005 pari al 17,1%, nel 2006 pari al 16,8%, nel 2007 pari al 16,1%,
nel 2008 pari al 16,6%, nel 2009 pari al 17,6%, nel 2010 pari al 19%, nel 2011
pari al 19,7%, nel 2012 pari al 21%, nel 2013 pari al 22%, nel 2014 pari al
22,1%. In una classifica delle nazioni per numero di NEET l’Italia è al terzo
posto. La Repubblica di Macedonia è al primo posto con un valore dei NEET pari
al 25,2%, la Turchia è al secondo posto con un valore dei NEET pari al 24,8%, l’Italia
è al terzo posto con un valore dei NEET pari a 22,1%. Il Regno Unito ha un
valore dei NEET pari all’11,9 per cento, la Francia ha un valore dei NEET pari
a 11,4%, la Germania ha un valore dei NEET pari a 6,4%. Danimarca, Olanda e Norvegia sono i paesi virtuosi. La percentuale
dei NEET in Danimarca è pari a 5,8%; la percentuale dei NEET in Olanda è pari
al 5,5%; la percentuale dei NEET in Norvegia è pari al 5,5%. Danimarca, Olanda
e Norvegia hanno programmi di sostegno al reddito per i giovani sia nella fase
formativa sia nell’inserimento nel mercato del lavoro (Eurostat)
Le
politiche economiche del welfare state. Il numero dei NEET tende
ad essere ridotto nei paesi aventi politiche economiche di sostegno nei
confronti del reddito dei giovani sia nella fase della formazione sia nella
fase di inserimento nel lavoro. L’economia di mercato fondata sull’idea dell’individualismo,
sull’affermazione personale può funzionare in presenza di incentivi adeguati. L’incentivo
per sostenere attività di formazione e di inserimento nel mercato del lavoro è
rappresentato dal reddito. Le politiche economiche possono incrementare il reddito
per ottenere degli effetti positivi sul numero dei giovani impiegati in attività
di studio e di lavoro. Il mercato ha bisogno dello Stato. Le economie di mercato
performanti sono fondate anche sulla presenza di politiche in grado di
sostenere gli studenti ed i lavoratori. L’Italia può partecipare al governo della
globalizzazione attraverso la crescita delle persone impegnate in processi
formativi e di lavoro. Il governo può realizzare borse di studio, sussidi al
reddito, e procedere con la riduzione delle tasse sul lavoro per le imprese in
grado di assumere. L’obbiettivo della crescita dei salari può rientrare tra le
politiche economiche del lavoro e della coesione sociale. Il governo può
predisporre una soglia di NEET. Il governo può ridurre il numero dei NEET ad
una soglia inferiore al 12%.
Il
rischio NEET. Il rischio consistente nell’avere una
popolazione di NEET elevata consiste nella perdita di competitività del sistema
Italia. I giovani italiani dovrebbero essere competitivi rispetto ai coetanei
tedeschi, francesi, inglesi, americani. Il numero di NEET elevato produce un rischio
reale in termini di ridimensionamento del ruolo internazionale dell’Italia, e
della contribuzione dell’Italia anche al consesso europeo. Il ruolo dell’Italia
nelle organizzazioni europee può essere ridotto a causa della presenza dei
NEET. La marginalizzazione dei giovani italiani da parte del governo potrebbe
portare ad una marginalizzazione del governo italiano nel contesto europeo ed
internazionale. Il capitale umano è fondamentale nei processi di crescita
economica. Incrementare il numero dei NEET produce una riduzione del valore del
capitale umano con un effetto persistente sul tasso di crescita di lungo
periodo dell’economia.
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