giovedì 17 marzo 2016

I neet sono indifferenti al governo


La disoccupazionegiovanile tende a crescere con la riduzione del reddito pro capite. La strategia ottimale per crescere il numero dei giovani impegnati in attività di studio e di lavoro è incrementare il reddito pro capite. Il reddito pro-capite basso può comprimere le aspettative dei giovani. Le aree economiche aventi redditi bassi producono un numero di NEET elevato. Il rapporto tra NEET e reddito pro capite è rappresentato da un trade off negativo. La strategia ottimale per incrementare il numero delle persone impegnate in attività di studio e di lavoro consiste nell’incremento del reddito pro capite. Politiche economiche volte al sostegno del reddito possono portare ad una riduzione del numero dei NEET. Il governo ha deciso di evitare politiche a sostegno dei giovani. Le politiche economiche del welfare state sono fondamentali per incrementare il numero delle persone impegnate in processi produttivi. Il rifiuto del Governo italiano a realizzare delle politiche economiche di sostegno nei confronti dei giovani rende fondamentale l’impegno dell’Unione Europea. L’Unione Europea può incrementare il livello delle politiche economiche sociali anche per produrre eguaglianza sociale e offrire opportunità di crescita economica. Il futuro dell’Unione Europea dipende dalla capacità di creare una classe dirigente in grado di amministrare le istituzioni e di risolvere le questioni sociali.


La percentuale dei NEET in Italia.  I NEET in Italia sono aumentati dal 2003 al 2014. Nel 2003 la percentuale dei NEET era pari al 16,6%, nel 2004 pari al 16,8%, nel 2005 pari al 17,1%, nel 2006 pari al 16,8%, nel 2007 pari al 16,1%, nel 2008 pari al 16,6%, nel 2009 pari al 17,6%, nel 2010 pari al 19%, nel 2011 pari al 19,7%, nel 2012 pari al 21%, nel 2013 pari al 22%, nel 2014 pari al 22,1%. In una classifica delle nazioni per numero di NEET l’Italia è al terzo posto. La Repubblica di Macedonia è al primo posto con un valore dei NEET pari al 25,2%, la Turchia è al secondo posto con un valore dei NEET pari al 24,8%, l’Italia è al terzo posto con un valore dei NEET pari a 22,1%. Il Regno Unito ha un valore dei NEET pari all’11,9 per cento, la Francia ha un valore dei NEET pari a 11,4%, la Germania ha un valore dei NEET pari a 6,4%. Danimarca, Olanda e Norvegia sono i paesi virtuosi. La percentuale dei NEET in Danimarca è pari a 5,8%; la percentuale dei NEET in Olanda è pari al 5,5%; la percentuale dei NEET in Norvegia è pari al 5,5%. Danimarca, Olanda e Norvegia hanno programmi di sostegno al reddito per i giovani sia nella fase formativa sia nell’inserimento nel mercato del lavoro (Eurostat)
Le politiche economiche del welfare state. Il numero dei NEET tende ad essere ridotto nei paesi aventi politiche economiche di sostegno nei confronti del reddito dei giovani sia nella fase della formazione sia nella fase di inserimento nel lavoro. L’economia di mercato fondata sull’idea dell’individualismo, sull’affermazione personale può funzionare in presenza di incentivi adeguati. L’incentivo per sostenere attività di formazione e di inserimento nel mercato del lavoro è rappresentato dal reddito. Le politiche economiche possono incrementare il reddito per ottenere degli effetti positivi sul numero dei giovani impiegati in attività di studio e di lavoro. Il mercato ha bisogno dello Stato. Le economie di mercato performanti sono fondate anche sulla presenza di politiche in grado di sostenere gli studenti ed i lavoratori. L’Italia può partecipare al governo della globalizzazione attraverso la crescita delle persone impegnate in processi formativi e di lavoro. Il governo può realizzare borse di studio, sussidi al reddito, e procedere con la riduzione delle tasse sul lavoro per le imprese in grado di assumere. L’obbiettivo della crescita dei salari può rientrare tra le politiche economiche del lavoro e della coesione sociale. Il governo può predisporre una soglia di NEET. Il governo può ridurre il numero dei NEET ad una soglia inferiore al 12%.


Il rischio NEET. Il rischio consistente nell’avere una popolazione di NEET elevata consiste nella perdita di competitività del sistema Italia. I giovani italiani dovrebbero essere competitivi rispetto ai coetanei tedeschi, francesi, inglesi, americani. Il numero di NEET elevato produce un rischio reale in termini di ridimensionamento del ruolo internazionale dell’Italia, e della contribuzione dell’Italia anche al consesso europeo. Il ruolo dell’Italia nelle organizzazioni europee può essere ridotto a causa della presenza dei NEET. La marginalizzazione dei giovani italiani da parte del governo potrebbe portare ad una marginalizzazione del governo italiano nel contesto europeo ed internazionale. Il capitale umano è fondamentale nei processi di crescita economica. Incrementare il numero dei NEET produce una riduzione del valore del capitale umano con un effetto persistente sul tasso di crescita di lungo periodo dell’economia.




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