giovedì 31 dicembre 2015

Una soluzione istituzionale per l’Unione Europea

 
 “I parlamenti nazionali e i loro governi nazionali debbono gestire politiche che hanno un carattere preminentemente nazionale. Bruxelles, invece, deve farsi carico di politiche comuni, quelle che hanno implicazioni che vanno al di là dei singoli stati nazionali. Queste politiche comuni debbono essere sostenute, al centro, da una capacità fiscale limitata ma indipendente dai trasferimenti finanziari dei singoli stati e gestite attraverso il bilanciamento istituzionale tra un potere esecutivo (Consiglio dei capi di governo e Commissione) ed un potere legislativo (costituito esclusivamente dal Parlamento europeo) nettamente distinti. Nessuna decisione, inoltre, può essere presa dal potere esecutivo senza l’approvazione di quest’ultimo. Senza buone istituzioni è improbabile che l’Unione trovi le soluzioni ai suoi problemi. Jean-Claude Juncker è un leader di grande esperienza. Ma a volte quest’ultima non basta se non è alimentata da idee politiche adeguate.” ( Sergio Fabbrini - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/ohS0cI )

La questione della governance europea può essere posta solo all’interno delle istituzioni a vario titolo impegnate nella costruzione dello Stato. Lo stato è caratterizzato dalla presenza di poteri fondamentali: esecutivo, legislativo e giudiziario. E’ necessario che i tre poteri siano posti in contrapposizione funzionale per garantire l’equilibrio dell’assetto istituzionale. I politici possono esercitare la governance attraverso le istituzioni fondative attraverso la trasfusione degli indirizzi politici ed amministrativi. Il problema della leadership può essere risolta attraverso la creazione di una istituzione presidenziale all’interno dell’Unione Europea in grado di svolgere una attività di governo attraverso la legittimazione dei cittadini: la presenza di stati democratici con popolazione elevata caratterizzati anche da eterogeneità linguistica come per esempio il Brasile o l’India, possono essere degli esempi per la creazione di uno Stato Europeo in senso occidentale.

I poteri fondamentali all’interno delle istituzioni comunitarie. L’Unione Europea per essere Stato ha bisogno di essere costituita attraverso un ordinamento superiore organizzato attraverso tre tipologie di poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo, il potere giudiziario. I tre poteri dovrebbero avere un fondamento costituzionale di diritto scritto anche se è possibile ammettere la presenza di un processo costitutivo del tipo “Common Law”. Allo stato attuale solo uno dei poteri sembra avere una legittimazione “democratica” ovvero il potere legislativo rappresanto dal Parlamento Europeo. Il potere esecutivo rappresentato dalla Commisione e dal Consiglio dei capi di governo europeo sembra mancare di un requisito di carattere elettorale per potere essere considerato legittimo in senso pieno. La capacità del potere esecutivo di poperarre con un madnato pieno reso noto agli elettori deriva anche dallo svolgimento di elezioni. I cittadini devono poter sceglire il governo a seguito di un dibattito volto all’analisi dei programmi, delle condizioni economiche, delle previsioni di impego della spesa pubblica orientata. Il governo dell’Unione Europea può considerato istituito solo attraverso un passaggio elettorale europeo con una campagna elettorale europea che porti gli schieramenti politici a confrontarsi sul futuro dell’europa. La presenza del governo Europeo è fondamentale per la predisposizione di una politica dell’unione. Tuttavia l’Unione Europea manca del potere giudiziario necessario per la realizzazione di un equilibrio dei poteri. La magistratura europea deve essere istituita come un ordinamento magistruale nuovo di rango massimo in grado di amministrare la giustizia nei tribunali civili e penali, amministrativi e tributari e in grado di produrre una giurisprudenza unitaria europea. La creazione di un ordinamento statuale dell’Unione Europea può essere realizzato attraverso l’istituzionalizzazione dei tre poteri fondamentali: esecutivo, legislativo e giudiziario. I tre poteri fondamentali dello Stato Europeo in contrapposizione possono guidare l’Unione Europea verso un maggiore equilibrio istituzionale. La creazione della magistratura europea può avvenire attraverso concorsi ma anche con la cooptazione dei magistrati in servizio. Possono essere istituiti nuovi tribunali o anche possono essere utilizzate le strutture esistenti.
Lo stato europeo “Superiorem non recognoscens”.  La creazione di uno Stato europeo  in senso moderno deve avernire attraverso il principio “Superiorem non recognoscens”. Ovvero lo Stato non riconosce nessun ente come superiore a sé medesimo. Il principio superiorem non recognoscens funsioan soprattutto per definire una dimensione gerarchica esercitata nei confronti delle assemblee e dei governi nazionali sottoposti all’ordinamento europeo. La gerarchia è fondamentale per il corretto funzionamento dell’ordinamento Stato. I parlamenti, i governi e le magistrature degli stati nazione possono avere degli elementi di autonomia funzionale limitati normati dal diritto comunitario. Il conflitto tra Stato Europeo e stati nazionali può essere affidato ad una Corte Costituzionale Europea impegnata nella produzione di sentenze volte alla creazione di un sistema normativo europeo cogente. La produzione normativa del Parlamento Europeo insieme con le decisioni assunte dalla governo e dalla magistratura europea rappresentano il livello massimo di potere istituzionale presente nello Stato Europeo.
La struttura finanziaria dello Stato Europeo. L’imposizione fiscale, la predisposizione del bilancio dello Stato, la realizzazione di una finanza pubblica può essere decisa in sede comunitaria come rappresentazione del potere dello Stato. L’obbligazione tributaria ha infatti un significato coercitivo nei confronti dei cittadini. L’Unione Europea può istituire un sistema tributaria di livello massimo. Il Parlamento Europeo può legiferare per delegare funzioni tributarie e di finanza pubblica agli stati membri. L’autonomia finanziaria dello Stato Europeo consente al’Unione di ottenere le risorse per la realizzazione delle politiche europee.
L’Unione Europea può avere una leadership chiara. La questione della leadership politica dell’Unione Europea è stata sempre posta con forza. La leadership può essere realizzata attraverso delle elezioni politiche europee. I cittadini europei possono essere chiamati a votare il leader nelle elezioni attraverso una legge elettorale in grado di eleggere alla carica di capo del governo dello Stato Europeo un politico dotato di maggioranza parlamentare in grado di governare. L’unico conflitto possibile all’interno dello Stato Europeo è tra i poteri fondamentali: esecutivo, legislativo, giudiziario. I politici europei, i partiti politici europei possono cogliere l’occasione per la creazione di strutture nuove presenti sul territorio dell’Unione Europea anche attraverso campagne elettorali in grado di dare rappresentazione agli indirizzi di politica economica diffusi.
La creazione di istituzioni di servizio europee. L’unione Europea può anche creare delle istituzioni di servizio in grado di completare il processo di institutional building attraverso la predisposizione di un esercito europeo, di un sistema scolastico europeo, di un sistema sanitario europeo, di un sistema di polizia europeo, La creazione dello Stato Europeo passa anche attraverso la costituzione di istituzioni vicine alla popolazione in grado di essere un segno tangibile della presenza dello Stato e dei mezzi nuovi messi in campo per la realizzazione degli obbiettivi comunitari. Istruzione, Sanità, esercito, ordine pubblico, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie informatiche possono migliorare la qualità della vita dei cittadini europei anche attraverso l’offerta di servizi nuovi.  

L’Europa e la sfida della globalizzazione. La creazione dello Stato Europeo può consentire all’Unione di affrontare la sfida della globalizzazione. La globalizzazione necessita di istituzioni rilevanti in grado di contrastare attraverso le politiche economiche realizzate fenomeni di portata  strutturale come per esempio una crisi finanziaria, le migrazioni, le modificazioni nel prezzo dei beni primari, i cambiamenti tecnologici, le sfide ambientali. L’unione Europea ha conservato una rilevanza economica nel processo di globalizzazione. Tuttavia la dimensione dell’Unione Europea è ridimensionata se paragonata all’India, alla Cina, al Brasile ovvero a paesi in grado di cambiare la struttura dell’economia globale attraverso scelte politiche economiche, industriali, sociali. L’Unione Europea può essere un competitor della globalizzazione in grado anche di manifestare una cultura dell’organizzazione dello Stato per i paesi di nuovo sviluppo. I politici europei possono cogliere l’occasione per accedere allo scenario politico della globalizzazione con una capacità rappresentativa del popolo europeo e con istituzioni solide per l’esercizio del mandato nell’interesse dei cittadini.




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