sabato 13 settembre 2014

From too weak to wake to awake on wave


«Raramente il confronto tra i governi europei è stato aspro quanto negli ultimi giorni. Il ritorno dell'economia in recessione ha reso più mordente la diffidenza reciproca e più tagliente il linguaggio.[…] L'annuncio unilaterale del governo francese di non rispettare i vincoli di bilancio ha sfiorato l'irrisione; i toni con cui Berlino rimprovera gli altri paesi sono diventati acrimoniosi; la Bce chiede all'Italia sforzi fiscali ancora maggiori, ma è finita essa stessa nel mirino del governo tedesco. Tutti sembrano prepararsi a un regolamento di conti.[…] Bisogna che questa assurda escalation dei toni rientri nei ranghi ragionevoli. […] bisogna subito riaccendere il motore, con un piano di investimenti.[…] Il pacchetto dei tre motori - domanda, riforme, investimenti - è realizzabile all'interno del Patto di stabilità.[…] Alla fine […] la vera debolezza strutturale dell'euro area […] è […] nel vuoto di volontà politica e di cooperazione solidale. » (CarloBastasin, Se l'Europa rischia la resa dei conti , Il sole 24 ore,12 settembre2014) 

In questo articolo si mettono in evidenza le caratteristiche del dibattito europeo fondato sulla contrapposizione tra le varie economie nazionali. Le frizioni tra i vari paesi europei sono tali da creare una continua discussione tra tensione alla europeizzazione e la ricaduta in termini di interesse nazionale. Le scorse elezioni europee sembrano non essere state in grado di mettere una fine alla contrapposizione nel tentativo di puntare sugli elementi comuni per riprendere il progetto dell’Europa Unita come area comune degli europei e come area leader nella globalizzazione. La crescita economica non può realizzarsi senza un attivismo a livello politico-istituzionale che si fondi su di una costituzione condivisa che sia rigida. Il patto di stabilità fondato su regole auree deve essere inserito in un quadro costituzionale che consenta di creare maggiore fondamento all’ordinamento europeo. Le regole condivise devono essere scritte in una costituzione rigida. La rigidità della costituzione anche in materia economica deve accompagnarsi alla presenza di una flessibilità nelle politiche economiche. In questo senso la creazione di un governo europeo è fondamentale. Le politiche economiche devono invece essere flessibili, soprattutto sotto il punto di vista fiscale poiché le condizioni economiche dei paesi europei sono diverse e quindi hanno bisogno di diverse politiche economiche fiscali. Occorre quindi cambiare la struttura dell’ordinamento europeo. Una costituzione rigida che consenta di eleggere un parlamento ed un governo in grado di realizzare in modo pieno la disposizione del potere legislativo ed esecutivo e che consentano anche la creazione di un potere giudiziario europeo, e dall’altro lato delle politiche economiche che siano flessibili, in grado di corrispondere alle esigenze e ai bisogni delle varie aree nazionali e regionali che compongono l’Europa. La politica economica deve essere flessibile. La politica economica è, nella definizione di Neville Keynes “arte del governo”.  La quale circostanza richiede che innanzitutto vi sia un governo europeo e che sappia realizzare delle politiche che siano anche in grado di cambiare per seguire, contrastare, anticipare il ciclo  economico e per andare incontro alle caratteristiche tipiche di alcune economie locali. E’necessario quindi introdurre elementi di un costituzionalismo rigido e forte nell’UE ed evitare che il punto di maggiore confronto sia il patto di stabilità. La politica economica deve essere lasciata libera di consentire ad un ordinamento di conseguire gli obbiettivi fissati dalla
costituzione per incrementare il significato politico dell’UE.Se invece si lascia che la costituzione sia mutevole in un quadro di politica economica rigida si rischia non solo di ridurre il significato politico dell’UE ma anche di ridurre le probabilità di conseguire quegli stessi obbiettivi indicati come fondamentali.  L’UE basata sul patto di stabilità è “Too weak to wake”. Solo un fondamento costituzionale rigido della costituzione può consentire all’UE di trovare la forza di svegliarsi e performare la migliore politica economica nel contesto della globalizzazione. 


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