mercoledì 6 luglio 2016

Uno Stato globale per governare la finanza





Le regolamentazioni degli stati sono prive dell’efficienza per incidere sulla condizione della globalizzazione finanziaria. Le norme civilistiche relative ai bilanci delle banche hanno perso efficacia. Le banche svolgono attività fuori bilancio in misura rilevante. Uno Stato globale può consentire di governare il sistema finanziario globale e salvare la popolazione dagli effetti nefasti delle crisi finanziarie.

La struttura dei bilanci bancari è stata oggetto di interventi legislativi volti a sostenere il mercato finanziario. Tuttavia nonostante i vari interventi realizzati anche i sede europea il problema della solidità delle banche rimane intatto. Il punto fondamentale in grado di mettere i crisi i bilanci bancari è rappresentato dalle attività svolte dalle banche al di fuori del bilancio. Il bilancio bancario è diventato uno strumento privo della capacità di dare una rappresentazione alla condizione economica e finanziaria della banca. Le operazioni fuori bilancio tendono a superare per l’ammontare il valore degli attivi scritti a bilancio. La presenza del sistema bancario ombra incrementa la probabilità di un ridimensionamento del contenuto informativo del bilancio delle banche. Il sistema caratterizzato dal sistema bancario ombra è crescente sia in termini assoluti sia in termini percentuali rispetto al complesso delle attività svolte all’interno del sistema finanziario. Il calcolo del volume degli attivi effettivi delle banche nella considerazione anche del sistema bancario ombra diventa una operazione quasi impossibile. Il fallimento di una banca è in genere dovuto al volume dei contratti scambiati attraverso cartolarizzazione, derivati, e strumenti finanziari anche con operatori del sistema bancario ombra e quindi posti fuori bilancio della banca. La normativa bancaria a livello internazionale sembra essere del tutto priva della capacità di agire per un miglioramento della condizione della capacità rappresentativa del bilancio bancario. Le regole del bail in possono portare i risparmiatori a pagare per una serie di attività rischiose svolte dalle banche nel sistema bancario ombra.
                                   
La questione degli aiuti di stato alle banche. I governi sono impegnati nel cercare di trovare una metodologia per mettere fine alla crisi delle banche. Le banche sono in genere finanziate attraverso la banca centrale europea con le operazioni volte alla crescita della base monetaria. La possibilità dei governi di intervenire nel caso di crisi economica riguarda il lato dei risparmiatori. I governi dispongono delle norme per salvaguardare i risparmiatori data la dimensione pubblica del risparmio. I fondi disposti dagli stati sono volti a salvare il risparmio dei cittadini. Le banche svolgono una attività sempre più orientata al business nella logica della shareholder maximization. Il fallimento della banca risulta un fatto tipico di mercato. La procedura fallimentare delle banche dovrebbe essere rivista. Le banche dovrebbero poter fallire e lo Stato dovrebbe intervenire nel tutelare il risparmio dei cittadini. In caso di fallimento la procedura dovrebbe prevedere l’estrazione dei depositi dei risparmiatori della banca fallita e la trasposizione in un altro istituto bancario avente le caratteristiche di liquidità e solidità accertata. Il principio “Too big to fail” dovrebbe essere eliminato in presenza di banche orientate al profitto.

La riforma della governance bancaria. L’elemento da modificare all’interno della struttura delle imprese è l’orientamento delle governance bancaria. Le banche possono essere in grado di sviluppare un territorio e l’economia delle famiglie e delle imprese. Tuttavia l’orientamento al mercato finanziario delle banche ha portato alla realizzazione di un sistema caratterizzato dalla massimizzazione del profitto. Le banche vengono amministrate come enti finanziari volti alla massimizzazione del valore nel breve periodo prive di una visione strategica e senza un ruolo attivo nello sviluppo dell’economia locale di riferimento. Le banche come global players operano nella massimizzazione del valore per gli azionisti. Il cambiamento della governance bancaria comporta una attenzione maggiore nei confronti dei valori costitutivi della banca relazionale, della banca intesa come attore sociale, della banca come elemento di crescita economica di un territorio e della popolazione di riferimento. Il cambiamento della struttura della governace bancaria può consentire di realizzare delle politiche economiche in grado di aiutare gli enti in condizione di difficoltà. Il ruolo sociale delle banche è stato messo in discussione nel corso della crisi bancaria. La possibilità per le banche di procedere alla realizzazione di interventi volti alla crescita economica reale è stata ridimensionata. La generazione nuova di manager bancari deve essere orientata all’ottenimento di una serie di risultati valutabili anche sotto il punto di vista sociale e relazionale in percentuale rilevante rispetto agli attivi derivanti dagli investimenti speculativi. Il cambiamento dell’orientamento del management delle banche ha un profilo di ordine pubblico. Lo Stato, gli enti pubblici, la comunità nel suo complesso ha interesse al cambiamento del modello di governance bancaria dall’orientamento shareholder alla stakeholder maximization. Le banche devono essere orientate a servire la comunità di riferimento senza avere la possibilità di accedere a degli elementi di redditività legati in modo esclusivo al mercato finanziario. Il cambiamento della governance bancaria deve avvenire attraverso un sistema volto all’esercizio di una egemonia gramsciana sul sistema di governo degli enti bancari con particolare attenzione alla creazione di valore nei confronti delle imprese, delle famiglie del territorio di riferimento. Le banche partecipano della creazione di denaro. La creazione di denaro deve essere rivolta alla popolazione per finanziare le famiglie, le imprese e le organizzazioni del terzo settore.

La questione del sistema bancario internazionale e della regolamentazione bancaria nazionale. Il sistema bancario è caratterizzato dalla presenza di una condizione di paradosso. Il sistema bancario e finanziario è internazionale. La regolamentazione relativa alla tutela del risparmio dei cittadini è nazionale. La possibilità nazionale di uno stato di procedere alla regolamentazione del sistema bancario è un caso di soluzione locale ad un problema global configurato come un caso di fallimento congiunto istituzionale e di mercato. Il fallimento è insieme di mercato e istituzionale sia a causa della presenza di una condizione di asimmetria informativa tra i depositanti e le banche e sia per l’asimmetria istituzionale esistente tra la dimensione nazionale dello Stato interventista e la condizione internazionale della crisi. La possibilità di agire nel caso congiunto di fallimento istituzionale e di mercato è nulla. Il sistema bancario e finanziario viene manifestato come un elemento in grado di stabilizzare governi e istituzioni di coordinamento tra i governi. La costruzione di istituzioni internazionali è l’elemento in grado di ridurre il rischio derivante dalla crisi finanziaria globale. La sostenibilità finanziaria può essere realizzata attraverso la creazione di un ente internazionale avente carattere di statualità in grado di regolamentare il fenomeno bancario e finanziario a livello internazionale.

L’andamento del sistema bancario ombra in Italia. L’ammontare degli attivi presenti nel sistema bancario ombra italiano hanno avuto un andamento altalenante tra il 2010 e il 2014. I dati sono prodotti dal Financial Stability Board. Nel 2010 il valore degli attività delle istituzioni è stato pari a 7.122,1 milioni di dollari, il valore degli attivi nel sistema bancario ombra è stato pari a 383,0 milioni di dollari ovvero pari al 5,38% degli attivi totali. Nel 2011 il valore degli attivi derivanti dal sistema bancario ombra è stato pari a 334,9 milioni di dollari pari al 4,48% degli attivi complessivi del sistema finanziario. Nel 2012 il valore degli attivi presenti nel sistema bancario ombra è stato pari a 345 milioni di dollari pari al 4,32% del totale degli attivi finanziari equivalenti a 7.990,5 milioni di dollari. Nel 2013 il valore degli attivi derivanti dal sistema bancario ombra è stato pari a 367,9 milioni di dollari ovvero il 4,55% degli attivi totali delle istituzioni finanziarie pari 8.095,6 milioni di dollari. Nel 2014 il valore degli attivi del sistema bancario ombra è stato pari a 326 milioni di dollari pari al 4,59% del totale degli attivi presenti nel sistema finanziario totale pari a 7.106,3 milioni di dollari.
ANNO
ASSET FINANCIAL INSTITUTIONS
ASSET SHADOW BANKING SYSTEM
SHADOW BANKING/ASSET FINANCIAL INSTITUTIONS*100
2010
7.122,1
383,0
5,38
2011
7.477,7
334,9
4,48
2012
7.990,5
345,0
4,32
2013
8.095,6
367,9
4,55
2014
7.106,3
326,1
4,59







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